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Reggio Calabria: giornata di mobilitazione di sanitari e cittadini contro il genocidio e la catastrofe sanitaria a Gaza

Giovedì 2 Ottobre, la città di Reggio Calabria aderisce a una giornata di intensa mobilitazione nazionale dei sanitari e di tutta la società civile in solidarietà con il popolo palestinese, con un’iniziativa unica articolata in due momenti distinti per facilitare la massima partecipazione, in particolare del personale sanitario.
La giornata avrà inizio alle ore 12.00, con un Presidio contro il genocidio e l’emergenza umanitaria e sanitaria a Gaza presso l’Ospedale Morelli (RC), promosso dal Coordinamento pro Palestina reggino in collaborazione con ACE – Centro di medicina solidale.
In serata, l’impegno continua con l’adesione ad uno dei più grandi e capillari gesti di solidarietà al popolo palestinese realizzati in Italia dall’inizio dell’attacco israeliano: il Flash Mob “LUCI SULLA PALESTINA – 100 OSPEDALI PER GAZA”. L’appuntamento è all’Ospedale Riuniti (RC), all’ingresso dei reparti, alle ore 21:00. Promosso dalle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza, questo flash mob rappresenta un’iniziativa nazionale a cui aderiscono ad oggi più di 180 ospedali in tutta Italia. I partecipanti – personale sanitario e società civile – sono invitati a portare torce, lampade o luci per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e rendere omaggio ai 1.677 operatori sanitari uccisi a Gaza, attraverso la lettura solenne dei loro nomi.
Molti professionisti della sanità reggini hanno già dato la loro adesione, tra cui i medici Lino Caserta, Irene Fontanelli, Mohammad Alkilani, Giovanna Fontanelli, Paola Serranò, Pasquale Pensabene, i membri dell’Associazione Medici del Mondo – operante anche a Gaza –, oltre a numerosi altri che continuano a unirsi all’appello. Si invitano calorosamente la cittadinanza e gli operatori sanitari a partecipare a entrambi i momenti della giornata per dare un segnale forte e unitario contro il genocidio del popolo palestinese, per chiedere che il Governo, le Regioni, le Aziende sanitarie e i Comuni adottino atti ed impegni formali e concreti contro il genocidio, per lavorare insieme per la giustizia e per la pace.

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