Grazie al protocollo di intesa sottoscritto dalla sezione di Reggio Calabria dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Settore 7 “Istruzione – Sport – Politiche Sociali”, continuano le iniziative volte alla prevenzione, all’informazione e alla sensibilizzazione sul tema della disabilità visiva, ma anche l’impegno per l’integrazione del disabile nel mondo del lavoro. Un’intera giornata, organizzata dall’UICI di Reggio Calabria, a Palazzo Bibbi, nel cuore della città, dove la mattina sono state effettuate visite oculistiche gratuite a cura di medici specialisti e personale qualificato, nel pomeriggio, invece, numerosi relatori, professionisti ed esperti in ambito giuridico, formativo e associativo, hanno affrontato i temi centrali sui cui si è basato il convegno “Lavoro: un gioco di ruoli invertiti”, moderato dall’Avv. Annunziato Antonino Denisi, Consulente Giuridico Regionale UICI Calabria, legati in vario modo all’attività lavorativa del non vedente.
“Tanti e importanti gli argomenti che tratteremo oggi, – ha sottolineato FRANCESCA MARINO, Presidente UICI Reggio Calabria – a partire dalle leggi già preesistenti che dovrebbero essere un po’ modificate e aggiornate, ad altre leggi, o proposte di leggi, da valutare per favorire una maggiore integrazione lavorativa del non vedente attraverso le nuove tecnologie. Il concetto chiave è che il non vedente se messo nelle condizioni ha la possibilità di svolgere un’attività lavorativa, che è motivo di integrazione sociale e di prestigio per la persona stessa”.
Dopo l’apertura dei lavori da parte della Presidente Marino, hanno portato i saluti il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Rosario Maria Infantino, il Consigliere Regionale Giuseppe Gelardi, e il vicepresidente di Confindustria Reggio, Giuseppe Febert, che ha proposto la possibilità di sottoscrivere un protocollo d’intesa con la sua Associazione di Categoria, colto favorevolmente dalla Presidente dell’UICI.
A seguire sono partiti i vari interventi, a cominciare da ANNUNZIATO ANTONINO DENISI, Consulente Giuridico Regionale UICI Cons. Reg. Calabria, e moderatore dell’evento. “Noi oggi proveremo a dar vita ad un incontro dove ci sarà un ribaltamento dei ruoli, dove saremo noi dell’Unione Ciechi a proporre alle attività imprenditoriali, che saranno presenti, una sfida, quella di prendere in considerazione le figure di professionali dei disabili visivi, metterli alla prova, e dar loro un’opportunità. Saremo noi a proporre dei posti di lavoro, perché la cosa che a noi interessa è lavorare in base alle nostre capacità”.
FILOMENA IATI’, nella duplice veste di Avvocato, e delegato provinciale delle Polisportive Giovanili Salesiane di Reggio, ha inteso evidenziare, da un lato, l’impegno e i sacrifici che gli enti del terzo settore e le Associazioni in generale fanno quotidianamente, dall’altro l’impegno che ci mette l’UICI per cercare di creare una società più giusta, una società che oggi più che mai deve essere sempre più inclusiva.
La Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattico di Reggio Calabria, SABRINA STUPPINO, si è occupata di mettere in risalto un aspetto cruciale, l’individuazione e la valorizzazione delle potenzialità e delle capacità individuali. “Noi non guardiamo il ragazzo nella disabilità ma nella sua persona, nelle sue capacità, nei suoi talenti. I ragazzi hanno necessità di avere un ambiente di lavoro che sia un trampolino di lancio per costruire il loro percorso, da costruire con il martello del lavoro e con i chiodi della determinazione, e, ovviamente, con l’aiuto anche della tecnologia, un mix di elementi che veramente fanno la differenza per i nostri ragazzi”.
Il Dott. Antonio Francesco Rogolino, consulente del lavoro e responsabile settore lavoro UICI RC, ha trattato il tema delle figure professionali tradizionali e nuove. “Le prime figure professionali “dedicate” ai disabili visivi, quelle di centralinista e massofisioterapista, oggi, soprattutto per il continuo progresso tecnologico e l’evoluzione del mondo del lavoro stanno scomparendo. Le nuove figure professionali stentano a decollare. Questo accade perché, ancora oggi, fortissimi sono i pregiudizi che i c.d. normodotati hanno sulle capacità lavorative dei disabili visivi. Oggi grazie al progresso tecnologico, che ha reso disponibili sistemi di lettura schermo e di sintesi vocale, che cinquant’anni addietro sarebbero stati considerati fantascienza, ma, anche, grazie alla caparbietà ed alla capacità di adattarsi dei disabili visivi, ogni tipo di lavoro è possibile, ciò che conta sono le competenze e le capacità personali non il fatto che si possa leggere un foglio di carta senza ausili di sorta”.
E ad approfondire ulteriormente il tema delle nuove tecnologie a supporto della disabilità, ci ha pensato CARMELA PETRELLI, Consigliere territoriale UICI Reggio Calabria. “In un mondo in continua evoluzione le tecnologie assistive rappresentano un grande vantaggio, consentono un’importante integrazione e inclusione lavorativa per le persone che presentano un deficit visivo, sistemi altamente performanti che ci aiutano a poter gestire la nostra carriera all’interno della dell’attività lavorativa. Ma non basta, è necessario cambiare l’approccio, farlo con ottimismo e con speranza, una speranza vista come possibilità, una forza verso il cambiamento, che allontani definitivamente retaggi culturali vecchi e limitanti”.
Infine, anche la dottoressa ANNAMARIA ROSATO, Medico Oculista, sempre molto vicina all’UICI, ha parlato di nuove tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale, in grado di analizzare le principali patologie che sono causa di cecità.