Un capolavoro fiammingo nel cuore della Locride
Il trittico di Joos Van Cleve nella Chiesa dei Riformati di Bovalino
Interventi
Pasquale Blefari – Assessore alla Cultura del Comune di Bovalino
Gianfrancesco Solferino – Storico dell’arte – Circolo di studi storici “Le Calabrie”
Conduce
Domenico Calabria – Presidente Caffè Letterario Mario La Cava
Partendo dallo studio del compianto Prof. Enzo D’Agostino sulle Vite dei Vescovi Geracesi di Ottaviano Pasqua (1591), Pasquale Blefari scopre che il presule genovese annota nel convento di Santa Maria di Gesù in Bovalino l’esistenza della «celebris imago», ossia la pregevole pala pittorica che albergava sull’altare maggiore dell’antico cenobio francescano. Qual era questa immagine? Esisteva ancora? E quale destino aveva avuto? L’opera in effetti esiste ancora e si conserva in ottime condizioni. Lo studioso bovalinese ci racconterà le rocambolesche vicende di questo capolavoro, il suo peregrinare in giro per l’Europa e le motivazioni per le quali oggi possiamo affermare con certezza che sia la perduta imago di Bovalino. Grazie a Gianfrasco Solferino, inoltre, potremo conoscere le vicende dell’illustre convento ove l’opera era conservata, culla degli studi teologici e della formazione dei giovani frati minori riformati della Diocesi geracese. Intervengono Gianfrancesco Solferino, Storico dell’Arte, membro del Circolo di studi storici “Le Calabrie”, studioso di scultura lignea e arti applicate, al quale si deve tra l’altro la proposta attributiva della celeberrima Immacolata di Bovalino Superiore, e Pasquale Blefari, Storico dell’Arte e Assessore alla Cultura del Comune di Bovalino. Modera Domenico Calabria, Presidente del Caffè Letterario Mario La Cava. __________________________________________ |