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Reggio, al circolo ‘Samarcanda’ la presentazione del libro “Storie delle sette fiumare” di Francesco Tripodi

Venerdì 17 novembre alle ore 18.00 il Circolo Culturale SAMARCANDA, in via E. Cuzzocrea 11 (RC), bene confiscato alla mafia e assegnato ad A.R.C.I., apre le sue porte allo scrittore Francesco Tripodi per la presentazione del  libro “STORIE DELLE SETTE FIUMARE. Vita, morte e miracoli delle genti in balia delle acque furenti“.

Francesco Tripodi affida alla carta stampata un lungo lavoro di ricerca sulla via degli agrumi e sulla trasformazione delle fiumare che scorrono tra Reggio e Messina. Il racconto affascinante di una rivoluzione agraria, umana e imprenditoriale che ci ha resi protagonisti un tempo e che, come spesso accade, è rimasta per troppi anni sepolta e dimenticata.

Più che un libro, un viaggio quello di Francesco Tripodi che, tra le bruttezze del presente, ci fa però riscoprire le meraviglie del passato, lungo le sponde verde smeraldo degli agrumeti affacciati sullo Stretto. Una terra in cui tutto scorre, come le fiumare, attraverso un paesaggio in via d’estinzione. A testimonianza di ciò che fu, restano oggi i ruderi di Senie, Gebbie, Mulini, Palmenti, Filande e Fabbriche, cattedrali abbandonate che punteggiano il nostro territorio e che, dopo aver testimoniato per secoli la ricchezza delle campagne dello Stretto, sono state inghiottite dal cemento armato che ha invaso la provincia di Reggio Calabria.

Sullo sfondo le vite e i racconti dei contadini con le loro memorie, con le speranze coltivate a forza di volontà e le vite appese al soffio dei venti umidi di ottobre.

Ad accompagnare Francesco Tripodi in questo viaggio nel tempo ci sarà il dott. Rosario Previtera. L’agronomo ed esperto di filiere produttive ricondurrà la Storia delle Fiumare e dell’arancia Belladonna di San Giuseppe – l’agrume più importante delle nostre vallate – nel presente, restituendo la fotografia contemporanea della produzione degli agrumi nella nostra provincia e articolando i possibili sviluppi futuri di una vicenda tutt’altro che sepolta e che ha ancora molto da raccontare.

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