“Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità” - Friedrich Nietzsche
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Grande interesse per la prima festa calabrese della Dottrina Sociale della Chiesa che si è tenuta allo scalo di San Marco Argentano

Il 15 maggio 2025 per ricordare la data di promulgazione da parte di Leone XIII dell’enciclica Rerum novarum il Centro studi calabrese “Cattolici Socialità Politica”, nato all’interno dell’Universitas Vivariensis, ha indetto la prima festa calabrese della Dottrina Sociale della Chiesa, che si è tenuta nei locali di una delle tante parrocchia rurale della nostra regione.
 
Grazie alla disponibilità di don Sergio Ponzo, parroco allo Scalo di San Marco Argentano (CS) e appassionato studioso della Dottrina Sociale della Chiesa, in tanti si sono incontrati per discutere e approfondire i temi che i vari documenti pontifici offrono alla riflessione.
 
All’incontro sono intervenuti: Demetrio Guzzardi, rettore dell’Universitas Vivariensis, che ha parlato dell’importanza di far conoscere le personalità della Chiesa calabrese che hanno fatto da apripista per far conoscere la Dottrina sociale della Chiesa, in primis don Carlo De Cardona.
 
Subito dopo ha preso la parola il presidente regionale del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) della Calabria, Leonardo De Marco che ha illustrato la Rerum novarum e le novità che il documento papale apportò alla Chiesa e alla società del tempo.
 
La vice sindaco di Cosenza, Maria Locanto nel suo intervento ha citato più volte l’enciclica di papa Francesco, Fratelli tutti, quando il pontefice argentino richiama la politica al bene comune e a una visione positiva della vita; “anche il buon samaritano ha avuto bisogno di una locanda per risolvere un problema che da solo non avrebbe potuto affrontare”. 
 
L’ecologista Aurelio Morrone si è soffermato sulla Laudato si’, l’enciclica scritta da papa Bergoglio nel 2015 dopo due anni di pontificato, “la cura della casa comune nasce dalle nostre scelte quotidiane, occorrono percorsi di educazione ambientale, l’amore verso il creato si misura anche con i piccoli gesti”. 
 
Il magistrato Biagio Politano; ha esordito citando la Mater et Magistra di Giovanni XXIII con l’abbraccio – “amplexus” – che la Chiesa rivolge agli uomini. Politano si è anche chiesto se spetta solo al papa (o ai vescovi) l’intervento in tema di Dottrina sociale della Chiesa; secondo il magistrato cosentino: “il laicato cattolico sui temi della Dottrina sociale della Chiesa è sostanzialmente afono e irrilevante, anche se negli anni passati c’è stato un protagonismo fondante, si pensi al Codice di Camaldoli del 1943”.
 
E’ toccato a don Sergio Ponzo, che è anche l’autore del pregevole testo Il Vangelo nella contemporaneità. Dottrina Sociale della Chiesa dalla Rerum novarum di Leone XIII alla Fratelli tutti di Francesco, concludere l’incontro: “Spero che questa prima festa regionale abbia un seguito; sarebbe bello ritrovarsi ancora a discutere dell’insegnamento sociale della Chiesa, magari per dare vita a un movimento di presenza cristiana che abbia Al centro l’uomo“.
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