“Viandante non c'è via, la via si fa con l’andare” - Antonio Machado
HomeAgorà"Le ragioni dell'istinto", l'originale esordio giallo di Daniele Pronestì: in libreria l'11...

“Le ragioni dell’istinto”, l’originale esordio giallo di Daniele Pronestì: in libreria l’11 giugno. L’autore: “Un romanzo sull’uomo come animale”

Giuseppe Bellingeri, ingegnere calabrese, agente dei servizi segreti tornato da poco alla vita borghese, è un lupo grigio della Sila e il vicequestore Balbino, capo della squadra mobile, è un orso bruno. I personaggi sono in parte esseri umani e in parte animali, perfettamente abbigliati e parlanti, che vivono alla pari, nel primo romanzo di Daniele Pronestì, ‘Le ragioni dell’istinto’, libro di punta dell’estate di Bompiani, in libreria l’11 giugno.

“Non ho voluto scrivere un romanzo sugli animali, né un racconto del rapporto tra quest’ultimi e l’uomo: ma un romanzo sull’uomo come animale. È un giallo su ciò che può renderci umani: cercare di riparare al male compiuto” dice all’ANSA Pronestì, manager trentenne calabrese che lavora per un importante istituto finanziario italiano, dove concilia sostenibilità e finanza ed è stato nel 2020 tra i 100 Under 30 di Forbes nella categoria Energia per aver applicato la sostenibilità al settore del Real Estate, tradizionalmente uno dei più inquinanti.

“La distanza che poniamo tra animali e uomini è un’invenzione. L’uomo è un animale. Il libro rompe questa barriera per raccontare quelle dinamiche istintive che ancora ci riguardano anche se pensiamo di essercene emancipati. Per me è stato naturale che i protagonisti fossero uomini, donne e animali, alla pari, tutti dotati di facoltà di pensiero e parola: attraverso questa lente i personaggi possono confrontarsi con bassezze e virtù, istinto e ragione” racconta l’autore. Quando in un appartamento di Morgese, un paesino nel cuore della piana di Reggio Calabria, viene ritrovato un cadavere, sarà il vicequestore Balbino a convocare Giuseppe Bellingeri, detto Peppe, sapendo che conosceva la vittima, Maria, una giovane donna innamorata della libertà. Con la sua morte si apre ‘Le ragioni dell’istinto’. Ma, spiega l’autore, “Maria non è solo una vittima da identificare, la sua presenza è una sorta di terremoto morale per ogni personaggio e attraverso l’indagine della sua morte, si scoprirà un personaggio pieno di vita, forse l’unico animale che ha il coraggio di non subire collari sociali. Solitamente i gialli si interessano agli assassini, in questo caso molto ruota intorno alla vittima e alle ragioni del suo istinto femminile”.

Nel portare aventi l’indagine l’agente segreto dovrà fare i conti con un universo di umani, faine, salamandre, falchi e animali di ogni sorta per scoprire chi è l’assassino. Tutto questo in una Calabria all’incrocio tra le atmosfere mediterranee e la California di Philip Marlowe, dove i palazzi signorili si stagliano sullo stretto di Messina, gli immigrati sudano nei campi e l’ombra della criminalità organizzata allunga i suoi tentacoli nonostante il sole abbagliante.

“Ero un giovane studente universitario quando seppi che i Servizi segreti svizzeri erano alla ricerca di nuove reclute dotate di una specifica capacità: quella di comprendere il dialetto calabrese, necessario a decifrare il contenuto di alcune intercettazioni. Fu in quel momento che nacque nella mia mente il protagonista di questo libro” spiega Pronestì.

Il desiderio dello scrittore “è anche quello di sottrarre la Calabria ai cliché con cui spesso viene rappresentata”. Appassionato di letteratura giapponese e manga, nel suo romanzo d’esordio, Pronestì si è ispirato ai libri di Murakami, i film di animazione di Miyazaki e i manga.

“Anche nelle Baccanti di Euripide le donne si ribellano al loro ruolo subalterno e scappano ad allattare cuccioli di lupo e di cervo. In tutte queste culture così come nel parlato calabrese, donne, uomini e animali condividono storie di vita e di morte comuni a tutte le specie. Poi, non posso nascondere il debito verso Leonardo Sciascia e Graham Greene, autori che mi hanno insegnato come un giallo possa trasformarsi in un testamento morale, un’inchiesta sulla decadenza del potere e della famiglia” spiega.

Articoli Correlati