Il Consiglio Regionale nella seduta del 19 aprile us. ha definitivamente approvato la legge che istituisce l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria.
L’avv. Ugo Gardini, presidente di A.R.E.A. Calabria (Associazione Regionale per l’Energia e l’Ambiente) “esprime soddisfazione per l’approvazione della riforma da parte del Consiglio Regionale, su proposta del Presidente della Giunta On. Roberto Occhiuto, che interviene in un settore, quello dei rifiuti, molto importante per la tutela dell’ambiente, che nel tempo ha manifestato enormi criticità, e che, nonostante i sedici anni di commissariamento e le importanti risorse economiche impegnate, due miliardi di euro, che hanno pesato e continuano a pesare sui bilanci familiari di tutti i calabresi, vive ancora una situazione complessa e di grave crisi.
Ancora troppi rifiuti nelle discariche, oramai al limite della saturazione. E quindi un’ulteriore criticità, in questa fase di transizione per la gestione dei rifiuti raccolti.
Bisogna ridurre i rifiuti in discarica. Si deve differenziare di più e meglio.
La Calabria non può più avere questa dipendenza dalla discarica che determina una forma di gestione non più sostenibile sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista economico.
Il ricorso preponderante alle discariche ed il costoso invio dei rifiuti fuori regione rimarcano, se ce ne fosse stato bisogno, ancora una volta un dato incontestabile ed allarmante.
La Calabria non riesce a gestire correttamente il ciclo dei rifiuti.
E tutto ciò comporta anche una serie di rischi e pericoli per la salute dei cittadini legati al possibile inquinamento del suolo e delle acque. Fenomeni questi che si possono manifestare nel lungo periodo, anche a distanza di molti anni.
La riforma, sul punto, dovrà essere, però, accompagnata da una serie di interventi per ottemperare agli obiettivi fissati dal pacchetto europeo sull’economia circolare che prevede la riduzione dei rifiuti in discarica al di sotto del 10% entro il 2035, l’incremento del riciclo dei rifiuti (60% entro il 2030) e l’obbligo della raccolta dei rifiuti organici dal prossimo anno. Sarà necessario realizzare nuovi impianti di gestione dei rifiuti tecnologicamente avanzati ed ammodernare quelli esistenti.
Sarà fondamentale per la Calabria in questo senso per riuscire a migliorare il quadro impiantistico della Regione e recuperare il gap infrastrutturale che è una delle cause principali del problema, sfruttare l’occasione irripetibile fornita dai finanziamenti messi in campo con il Piano Nazionale di ripresa e resilienza Pnrr, che il MEF ha assegnato al Ministero della Transizione Ecologica, il 60% dei quali sono destinati al Mezzogiorno.
Per quanto riguarda la gestione del servizio idrico integrato sarà necessario che la nuova Autority introdotta dalla legge approvata martedì 20 aprile, che ha soppresso l’Autorità Idrica Calabria (AiC) dovrà affrontare i tanti problemi legati agli sprechi ed alla dispersione dell’acqua.
La Regione con i suoi 157 acquedotti e circa 6.000 Km di condutture ha assoluta necessità di intervenire su queste infrastrutture, facendo ogni sforzo per non perdere anche qui il treno del PNRR.
Riteniamo, conclude l’avv. Gardini, che AREA Calabria e le altre Associazioni ambientaliste debbano essere coinvolte per dare il loro contributo in questo progetto, avviato con la riforma Occhiuto, che speriamo possa portare anche la nostra Regione ad avere gli stessi standard degli altri Paesi europei nella gestione dei rifiuti, che possono e debbono diventare una risorsa, e nella gestione del servizio idrico integrato e della depurazione.
AREA Calabria si dichiara disponibile din d’ora a collaborare e dare il proprio contributo”.