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Cosenza, Funaro dopo il voto: “Grazie per la fiducia e il buon risultato personale, ma ora cambiamo tutto”

“Voglio innanzitutto ringraziare tutte le elettrici e gli elettori che hanno sostenuto la mia candidatura, la lista di Alleanza Verdi Sinistra e Pasquale Tridico, che si è speso con passione e dedizione sui territori come candidato presidente della coalizione di centrosinistra. A lui va tutta la mia gratitudine e stima”.

Con queste parole Maria Pia Funaro, candidata di Alleanza Verdi Sinistra al Consiglio Regionale della Calabria, commenta l’esito delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre.

TRE CANDIDATI, TRE SCONFITTE: STESSO COPIONE

“Un dato oggettivo: nelle ultime tre elezioni regionali (2020, 2021, 2025), il centrosinistra calabrese ha presentato candidati presidenti individuati in extremis, che hanno accettato con senso di responsabilità una sfida difficile. Il problema non sono i nomi o le persone individuate, ma il sistema di selezione improvvisato che le penalizza strutturalmente. Tre sconfitte con dinamiche identiche (annuncio tardivo, tempo insufficiente per radicarsi, organizzazione fragile) impongono una domanda: possiamo permetterci di ripetere questo schema? La risposta è no”.

L’analisi di Funaro è lucida e senza sconti: “Il campo largo, o come piace chiamarlo a me, il Centrosinistra deve radicalmente cambiare modello di fare politica in Calabria, e forse non solo qui. Basta con scelte last minute, litigi e discussioni infinite. Si lavori sin da oggi per la prossima tornata elettorale a tutti i livelli”.

“Il prossimo anno si voterà in comuni importanti come Reggio Calabria e Crotone, e a seguire Cosenza e Catanzaro, ci saranno le politiche, insomma, tante tornate elettorali cui arrivare pronti, dopo aver ascoltato, incontrato e dialogato con i cittadini, con i calabresi. Quella che una volta avremmo chiamato la base, che ha bisogno di porte aperte e dialogo per dare idee, passione, progetti e voti nei territori”.

SODDISFAZIONE PERSONALE, MA AUTOCRITICA NECESSARIA

“Sono felice del mio risultato personale, che conferma quanto di buono fatto alle passate elezioni sia comunali di Cosenza del 2021, sia alle europee dello scorso anno”, dichiara Funaro. “Ma non sono soddisfatta della sconfitta, per come è maturata, per i limiti mostrati dal nostro partito, dall’intera lista Alleanza Verdi Sinistra”.

L’autocritica è netta: “Non abbiamo saputo intercettare il voto in tanti territori, con scelte strategiche sbagliate, come quelle messe in atto nella Circoscrizione Nord, che ci hanno portato all’irrilevanza. E soprattutto, ahimé, all’incapacità di portare a votare i tanti scesi in piazza in questi giorni di forti tensioni internazionali, i tanti giovani che hanno mostrato entusiasmo ed energia per riprendersi la scena”.

LA PROVINCIA DI COSENZA HA TENUTO

“In questo scenario che tanti descrivono come apocalittico, voglio essere lucida: la provincia di Cosenza, la provincia del Presidente Occhiuto e del più votato in Calabria Gianluca Gallo, è stata quella dove la partita si è quantomeno giocata. Cosenza, Rende, l’area urbana hanno sostenuto Tridico e la nostra coalizione”.

“In altre aree della provincia e della regione che dovevano essere cardini del centrosinistra, lo stesso entusiasmo e sostegno a parole in campagna elettorale non è stato dimostrato dal risultato dell’urna. Anche su questo dovremmo interrogarci e trovare soluzioni reali”.

L’APPELLO A BONELLI E FRATOIANNI

“Ai segretari nazionali Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, riferimenti presenti e vicini della nostra lista, chiedo di guidare questo cambiamento di paradigma, di guardare con visione alla Calabria come officina in cui far nascere, o rinascere, una coalizione ampia, presente sui territori, capace di essere proattiva e propositiva”.

“C’è bisogno di coraggio, del coraggio di chi sulla SUMUD Flotilla non si è fermato pur di cercare di portare sollievo a Gaza. Allo stesso modo bisogna spendersi sui territori: per chi ha davvero bisogno, per i piccoli centri che stanno sparendo, per chi non può pronunciare la parola ‘salute’, per il nostro territorio delicato e abbandonato, per chi ancora ci vuole credere, resta e combatte a mani nude per una Calabria più inclusiva, accogliente e generosa verso i propri figli”.

“Sta a noi costruire questa nuova speranza, vedere la luce in fondo al tunnel e mostrarla agli altri. Ma per fare ciò bisogna cambiare tutto, altrimenti saremo ancora una volta impreparati davanti ad una giunta comunale che si scioglie, ad un consiglio regionale mandato a casa o ad una tornata delle politiche”.

“Non possiamo più regalare il Paese alla destra, perché l’Italia merita altro: umanità, crescita, autorevolezza e pace”, conclude Maria Pia Funaro.

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