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La Fondazione Girolamo Tripodi consegna premio alla studentessa Noemi Mangano dell’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri”

Comincia la consegna dei Premi di studio “Girolamo Tripodi”, promossi dalla Fondazione Girolamo Tripodi, giunti alla VI edizione.

Questa nuova stagione si è avviata all’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri”, laddove presso la Scuola Secondaria di 1° Grado di Catona, si è tenuta la cerimonia di premiazione, alla presenza dei figli del compianto sen. Girolamo Tripodi, Michelangelo e Maria Concetta e di una folta rappresentanza di alunni delle classi della Scuola Media nonché dei docenti delle classi interessate.

I lavori sono stati aperti dalla Dirigente scolastica, Avv. Simona Sapone, la quale ha ricordato la figura di Girolamo Tripodi e l’importanza dell’istituzione di una borsa di studio indirizzata a chi si è distinto negli studi e si impegna con abnegazione e spirito di sacrificio a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato.

È poi intervenuto Michelangelo Tripodi, nella qualità di Presidente della Fondazione ed ex DSGA dell’Istituto Comprensivo catonese, che ha ringraziato la Dirigente Scolastica, i docenti e gli alunni dell’Istituto per la disponibilità e l’accoglienza ed ha ricordato la figura del padre, sottolineando come la sua vita sia l’espressione emblematica di una storia eccezionale che va conosciuta e valorizzata. Girolamo Tripodi, da bracciante agricolo è diventato Sindaco di Polistena per oltre 30 anni e parlamentare della Repubblica, ricoprendo anche l’incarico di segretario della Commissione Parlamentare Antimafia nella X e nell’XI Legislatura e giungendo ad assumere anche il ruolo di Questore anziano del Senato, una delle più alte cariche della Repubblica. Tuttavia, ha sempre mantenuto fermo il suo impegno a favore dei più deboli portando avanti le battaglie per la solidarietà, il riscatto, la giustizia economica e sociale e l’uguaglianza.

È poi intervenuta la prof.ssa Silvia Condorelli, docente Università di Messina e Presidente del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo, che ha salutato i ragazzi riuniti tutti qui insieme in questo spazio che è stato voluto fortemente, dopo la chiusura della scuola media per inagibilità. La prof.ssa si è dichiarata contenta di poter festeggiare Noemi, una ragazza della scuola che diventa un esempio per tutti. Infine, la prof.ssa Condorelli, anche nella sua qualità di Presidente del Consiglio d’Istituto e di rappresentante dei genitori ha ringraziato la Fondazione Girolamo Tripodi per l’opportunità offerta.

Subito dopo gli interventi di apertura si è svolta la Lectio Magistralis del prof.  Daniele Castrizio, docente dell’Università di Messina, sul tema “Bronzi di Riace, Guerrieri della Pace”.

La ricerca trentennale condotta da Daniele Castrizio, ha aperto nuove prospettive interpretative sui celebri Bronzi di Riace. Secondo l’ipotesi avanzata dallo studioso, i due guerrieri rappresenterebbero Eteocle (Bronzo B) e Polinice (Bronzo A), figli di Edipo, protagonisti di una delle più drammatiche tragedie del mito greco.

Nella lettura di Castrizio, le statue sarebbero state concepite come un gruppo scultoreo, realizzato da Pitagora di Reggio e dal nipote Sostrato, celebrati bronzisti del V secolo a.C., come in una scena teatrale, nella quale viene presentato agli spettatori il momento precedente al duello fratricida tra i due figli di Edipo, accecati dalla brama di potere. Un duello che la madre cerca disperatamente di interrompere, ma che si concluderà con la morte di entrambi: simbolo eterno della rovina che deriva dalle lotte fra fratelli.

Realizzati ad Argo, nel Peloponneso – dove Polinice si era rifugiato dopo essere stato ingiustamente esiliato dal fratello – i Bronzi intrapresero un viaggio che li portò prima a Roma e poi, quasi certamente, verso Costantinopoli. Un percorso che testimonia la forza del messaggio universale veicolato dalle statue: un monito contro la guerra, e in particolare contro le guerre fratricide.

Al cuore di questa interpretazione vi è anche il tema della giustizia negata. Privato del trono in modo illecito, Polinice non trovò altra strada che farsi giustizia con la forza, scegliendo la via della guerra. Ma quella scelta di farsi giustizia da solo, invece di sanare l’ingiustizia, condusse alla rovina della famiglia e alla tragedia finale.

In un’epoca come la nostra, segnata dal ritorno della violenza come unico strumento di soluzione dei conflitti, il messaggio di pace racchiuso nei Bronzi di Riace si rivela più attuale che mai. La loro lezione – la denuncia dell’inutilità della violenza, che non risolve i problemi ma li aggrava – merita di essere consegnata soprattutto ai giovani, affinché possano sviluppare un pensiero critico e libero, capace di andare oltre le propagande e i condizionamenti che quotidianamente li circondano.

I Bronzi di Riace, dunque, non solo capolavori della scultura antica, ma “guerrieri della pace”, portatori di un messaggio immortale che attraversa i secoli per parlarci ancora oggi.

Alla fine della manifestazione è stata premiata la studentessa Mangano Noemi, della classe 3^ A, che, nello scorso anno scolastico, ha riportato il massimo dei voti con lode all’esame di terza media. La ragazza, che oggi frequenta il Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria, ha ringraziato la Fondazione ed i partecipanti ed ha invitato gli studenti dell’Istituto comprensivo a impegnarsi sempre di più per raggiungere traguardi importanti nel percorso di studio senza fermarsi al primo ostacolo.

La Fondazione ringrazia sentitamente la Dirigente Scolastica, avv. Simona Sapone, che ha dato un contributo determinante per lo svolgimento dell’iniziativa, con l’auspicio di poter proseguire anche in futuro una collaborazione che si è rivelata feconda e proficua.

Nei prossimi giorni proseguiranno le premiazioni negli altri istituti scolastici coinvolti nei Premi di Studio “Girolamo Tripodi”, destinati agli studenti calabresi, e andranno avanti le molteplici attività in cantiere, tra cui ricordiamo la Rassegna teatrale che comincerà il prossimo 31 ottobre a Reggio Calabria.

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