In questi giorni, in tutta Italia, riaprono le scuole e fin da subito gli studenti si mobilitano per esprimere la propria solidarietà al popolo palestinese e contro le politiche del governo Meloni.
«In questo clima generale di guerra – dichiara Loris De Fazio del FGC – il governo rinnova il proprio sostegno alla NATO e ai suoi piani bellici, decidendo di aumentare le spese militari fino al 5% del PIL. Dall’altra parte, dopo anni di tagli fatti da centro-sinistra e centro-destra, le scuole cadono a pezzi, mancano migliaia di insegnanti di ruolo e andare a scuola è sempre più caro. Servono fondi per un’istruzione pubblica di qualità e accessibile a tutti. Non un centesimo al riarmo, che porta l’Italia sull’orlo della guerra e riempie le tasche delle grandi aziende belliche.»
«Inoltre – continua – ci mobilitiamo a fianco del popolo palestinese e denunciamo la complicità del governo Meloni nel genocidio in corso: infatti, l’Italia rimane tra i più grandi esportatori di armi a Israele, oltre che uno dei suoi principali partner commerciali. Dal sostegno ad azioni come la Global Sumud Flotilla fino alla mobilitazione delle scuole, dobbiamo imporre al governo misure concrete per fermare la strage a Gaza.»
«Infine – conclude Loris De Fazio– ci opponiamo alle riforme del ministro Valditara. In particolare, la riforma degli istituti tecnici e professionali piega le scuole alle esigenze delle aziende e aumenta le ore di scuola-lavoro, la stessa in cui sono morti tre studenti negli ultimi anni. Gli studenti sanno da che parte stare: organizzeremo un autunno di lotte per fermare i piani del governo.»