“Il Sindaco Falcomatà e il Presidente della Camera di Commercio Tramontana – va detto per inciso – dal 2013 ad oggi non hanno mai versato un solo euro a sostegno dell’Università Dante Alighieri. Forti del loro potere ritenevano di poter travolgere ogni ostacolo rispetto all’obiettivo di conquistare il controllo assoluto dell’Ateneo. Gli stessi hanno ignorato e calpestato delibere, statuti e diritto – mettendo in campo un sistema di fixo e di fraus legis. Il tribunale da loro stessi adito ha ripercorso la storia e gli atti del 1984 ad oggi regalando all’articolo tre della Costituzione e ai cittadini di Reggio Calabria un provvedimento di raro e scrupoloso rigore scientifico e di profonda analisi. Risulta dal provvedimento che l’Associazione “Dante Alighieri” era e resta il solo autentico, unico erede e fondatore dell’Università. In questo quadro, va precisato che ad oggi il potere di proposta oggetto di controversia spetti all’Associazione società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Calabria”, cioè il vecchio comitato reggino che, in attuazione delle direttive organizzative della SDA, si è formalizzato come “associazione autonoma” con propria convenzione di affiliazione (poi revocata, senza effetti in parte qua) e codice fiscale. Tale Associazione costituisce la prosecuzione soggettiva e funzionale del medesimo centro di imputazione già individuato dallo Statuto come ente fondatore. Va ribadito che la successiva attribuzione di un codice fiscale proprio nel 2015 non ha istituito un soggetto diverso ai fini statutari dell’Ateneo, ma ha confermato e chiarito l’autonomia già sussistente del Comitato rispetto alla SDA, pur nel vincolo associativo. Da ciò discende che la delibera del nuovo Consorzio del 26.7.2024 è priva di efficacia in quanto emanata su impulso di un soggetto non legittimato a formulare le designazioni previste dall’art. 9, comma 1, lett. a), dello statuto. Ne consegue che il potere di proposta dei componenti del CDA dell’Ateneo spetti all’Associazione società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Calabria”. Si rende noto, altresì, che il Consiglio di amministrazione dell’Università “Dante Alighieri” ha reintegrato i soci De Medici e Scarfone in ottemperanza alla sentenza n. 617/2025 del Consiglio di Stato.
In tutti questi anni l’Associazione ha oprato all’interno e all’esterno dell’università garantendone non sola la governabilità ma anche il peso della verità senza mai intaccare per un solo euro e per nessuna ragione o causa il bilancio dell’Università”.
Così in una nota il presidente dell’associazione “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, U. Pirilli.