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Mare inquinato lungo il litorale vibonese? Tavolo di confronto in Prefettura

Nella mattinata di venerdì 25 luglio, presso la Prefettura di Vibo Valentia, vi è
stato un partecipato tavolo di coordinamento, presieduto da S.E. il Prefetto dott.ssa
Anna Aurora Colosimo, durante il quale, all’ordine del giorno, è stata affrontata
l’importante questione dello stato del mare nel litorale vibonese.
L’incontro ha visto la partecipazione del Procuratore della Repubblica, dott.
Camillo Falvo, dei rappresentanti delle forze dell’ordine operanti in provincia, del
Direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità urbana della Regione
Calabria, ing. Salvatore Siviglia, del prof. Silvestro Greco per la Stazione
zoologica Anton Dohrn, oltre ai rappresentanti di Arpacal, Calabria Verde, ASP e
dei comuni di Vibo Valentia, Pizzo, Briatico, Parghelia, Tropea, Ricadi, Joppolo e
Nicotera.
Il Prefetto ha sottolineato l’importanza della tematica oggetto di trattazione, sia per
i riflessi in termini di tutela dell’ambiente che per quelli connessi alla stagione
balneare in corso.
Il focus ha evidenziato uno status quo con luci e qualche ombra, ma in sostanziale
miglioramento rispetto agli anni passati.
Per quanto riguarda il litorale del capoluogo, la deviazione delle acque
dall’impianto di località Silica al depuratore di Porto Salvo, frutto di un grande
lavoro di coordinamento favorito con diversi incontri fra i vari enti coinvolti
tenutisi in Prefettura già dall’autunno 2024, ha ottenuto l’effetto sperato: dal
torrente S. Anna non si sono più registrati sversamenti irregolari.
Diversa la questione del cosiddetto “mare verde” registrato a Nicotera e Pizzo.
La problematica, per come confermato anche dai tecnici, pare più il risultato
dell’aumento della temperatura dell’acqua e dello sfruttamento agricolo intensivo
dell’entroterra dei due comuni che un vero e proprio fenomeno di inquinamento.
Sul punto l’Arpacal ha ribadito che le analisi effettuate costantemente registrano la
presenza di alghe di natura non pericolosa per l’ambiente e per l’uomo, ma che,
tuttavia, portano all’anomala colorazione delle acque marine.

I comuni presenti hanno tutti garantito la massima funzionalità degli impianti di
depurazione esistenti che, ovviamente, durante la stagione estiva possono
registrare momenti di difficoltà a causa delle migliaia di turisti che affollano la
nostra provincia. Tuttavia, al momento, non sono state segnalate criticità
particolari e le condizioni del mare si confermano ottimali.
L’ASP di Vibo Valentia, ha rassicurato che non risultano segnalazioni né da parte
dei Pronto soccorso, né dai medici di medicina generale, di malattie riconducibili
ad un eventuale inquinamento marino.
Il Dirigente Siviglia, per la Regione Calabria, ha rammentato gli importanti
investimenti degli ultimi anni sugli impianti di depurazione, garantendo, altresì,
l’immediato sostegno agli enti locali qualora dovessero emergere necessità di
riparazioni urgenti.
La Regione Calabria ha ancora affermato che il monitoraggio sui depuratori e sulle
condizioni delle acque in generale è continuo e sarà costante anche durante le
giornate festive sia con sopralluoghi presso impianti, sia mediante le moderne
tecnologie in uso da pochi mesi agli uffici regionali e che già hanno consentito di
individuare le cause di sversamenti non conformi sulle coste calabresi.
Il prof. Greco ha, invece, posto l’accento sulla necessità di continuare sulla strada
di mirati controlli e di programmare interventi strutturali al fine di salvaguardare al
meglio l’ambiente marino e contrastare fenomeni di inquinamento.
Il Procuratore Falvo, artefice sin dal suo insediamento del dicembre 2019 di
un’intensa attività sia di repressione che di monitoraggio dell’inquinamento
ambientale nel vibonese, pur confermando profili di persistente criticità, ha
evidenziato un sostanziale miglioramento della problematica anche grazie agli
interventi effettuati negli ultimi anni dalla Regione Calabria ed ad una rinnovata
sensibilità da parte di molti enti locali.
Il dott. Falvo ha, altresì, assicurato che l’attività di impulso e coordinamento delle
forze di polizia rappresenta tutt’oggi una priorità per l’ufficio di Procura e, per
quanto possibile, ogni sforzo diretto all’individuazione di condotte illecite sarà
incrementato. Tanto in un quadro che, tuttavia, ad oggi non sembra registrare fenomeni di particolare gravità per come confermato dai rilievi tecnici che
monitorano lo stato del mare vibonese.
Il Prefetto, in conclusione, ha sollecitato gli enti locali e le istituzioni tutte a tenere
alta l’attenzione perché gli sforzi profusi ed i risultati conseguiti non vengano
vanificati da comportamenti scorretti che potrebbero avere ricadute sull’ambiente,
sulla salute pubblica e, non per ultimo, sulla economia della provincia vibonese
che molto punta sul turismo balneare.

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