“Esprimere il proprio sì ai quesiti referendari del prossimo 12 giugno è impegno morale prima che civico.
La riforma della giustizia, infatti, è priorità assoluta e non più rimandabile e il vuoto legislativo lampante.
Il 12 giugno oltre 50 milioni di elettori italiani sono chiamati ad esprimersi su 5 quesiti referendari e il 15 giugno, quando l’esito sarà ormai certo, il Senato esaminerà la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario presentata dalla Guardasigilli Marta Cartabia: due percorsi paralleli che si incrociano verso un unico obiettivo.
Per questo votare sì avrebbe un impatto politico di rilievo se la riforma è all’esame del Parlamento, incidendo, di fatto, sul processo decisionale.
Il nostro è dunque un invito al voto utile, al dovere da parte di ogni elettore di esprimere il proprio parere rispetto a tematiche così importanti”. Lo afferma in una nota Giovanni Gagliardi, Capogruppo Laboratorio Civico di Rende.