“Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza” - Luis Sepúlveda
HomeFronte del palcoFronte del palco Reggio CalabriaReggio, Catonateatro omaggia Maria Callas

Reggio, Catonateatro omaggia Maria Callas

Catonateatro 2023 si avvia verso il finale di Stagione con due appuntamenti prestigiosi da non perdere. Nell’anno del centenario della Divina Maria Callas la Polis Cultura non poteva essere da meno nel solco dei grandi festeggiamenti che si stanno svolgendo in tutto il mondo per ricordarla come si deve. E a Catona tutto è pronto per lo straordinario evento di Sabato 19 Agosto che vedrà sul palcoscenico dell’Arena Alberto Neri di Catona il soprano di fama internazionale Barbara Frittoli accompagnata dall’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal Maestro Filippo Arlìa (che il 2 Settembre dirigerà Andrea Bocelli a Taormina) e dal Coro Lirico Siciliano. Uno spettacolo come si diceva dedicato all’indimenticabile soprano greco Maria Callas, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita, che ricostruisce le fasi salienti della sua carriera attraverso l’esecuzione di alcune delle arie più famose da lei cantate e interpretate dal famoso soprano dalla tecnica ferrea, bellezza scenica generosa, un carattere simpaticamente vivace e il segno particolare di un canto da sempre apprezzato per la sua morbida dolcezza. Barbara Frittoli da trent’anni in vetta nei maggiori palcoscenici del mondo a partire dal debutto al Comunale di Firenze avvenuto nel 1989 interpretando Ines nel Trovatore con Luciano Pavarotti, sotto la bacchetta di Zubin Mehta. Quindi, da lì il gran salto sulle assi di maggior prestigio in Italia e all’estero, fra Scala di Milano, Regio di Torino, Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli e Metropolitan di New York, Royal Opera House e Covent Garden di Londra, Opéra di Parigi, Staatsoper di Vienna, Liceu di Barcellona, San Francisco e Washington National Opera. E ancora, Festival di Edimburgo, di Glyndebourne e di Salisburgo, con direttori fra i massimi del nostro tempo quali Muti, Mackerras, Levine, Maazel, Davis, Chailly, Oren, Gavazzeni, Barenboim, Conlon e molti altri ancora. Tanti e diversi i suoi ruoli, da Mozart a Bellini, Rossini, Verdi, Puccini, Cilea, Leoncavallo, Gounod, Offenbach, Bizet, ma in cima e memorabile resta la sua Desdemona in apertura di stagione scaligera per l’Otello di Verdi accanto a Placido Domingo e poi a Parigi al fianco di Jonas Kaufmann.

Mercoledì 23 Agosto Catonateatro ospita un altro grande omaggio, quello ad Enrico Caruso per i 150 anni dalla nascita. Sul palco gli Italian Harmonists, sei solisti del Teatro alla Scala di Milano – cinque voci ed un pianoforte – che ci condurranno nella vita del grande M° Enrico Caruso, icona dell’Italia, dell’opera lirica e di Puccini nel mondo, attraverso introduzioni biografiche e curiosi aneddoti, ad esempio la scoperta nel 1989 dell’asteroide 37573 dedicato al grande tenore, da cui il titolo dello spettacolo. I sei solisti sono Andrea Semeraro (tenore), Giorgio Tiboni (tenore), Luca Di Gioia (tenore), Michele Mauro (tenore), Sandro Chiri (basso), Jader Costa (pianoforte). Il progetto di riproporre ai giorni nostri un quintetto di voci maschili armonizzate, accompagnate dal pianoforte, nasce nel 2003 sull’onda di una felice intuizione di Andrea Semeraro; l’entusiasmo prodotto dalle armonizzazioni e dallo stile interpretativo dei berlinesi “Comedian Harmonists” (gruppo vocale che negli anni ’30 ebbe folgorante ma breve carriera internazionale a causa delle leggi razziali che colpirono metà dei suoi componenti) ha trovato “terreno fertile” anche in altri amici e colleghi del Teatro alla Scala, e in breve tempo il contagio è stato totale. Dopo un avvio artistico che si proponeva come ri-evidenziazione musicale e stilistica dei grandi successi dei capostipiti tedeschi, gli “Italian Harmonists” (il nome scelto ha voluto rappresentare un chiaro omaggio) decidono di estendere il proprio repertorio rivisitando alcune tra le più belle canzoni italiane che, a cavallo tra i ’30 e i ’50, hanno reso memorabili “gli anni della radio”, e questo grazie soprattutto alle indiscutibili capacità di musicista ed arrangiatore del pianista Jader Costa.

Articoli Correlati