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La compagnia di Franco Scaldati conclude EPIC Reggio 2024 con “E’ piena l’aria di invisibili parole”

Dopo una settimana ricca di spettacoli di grande spessore con alcuni dei più importanti attori del teatro contemporaneo, si conclude questa sera l’edizione 2024 di EPIC (Esperienze Performative di Impegno Civile) a cura di Mana Chuma Teatro.

 

Nell’incantevole arena naturale del Parco Diffuso della Conoscenza e del Benessere di Pellaro, alle  20:15, saliranno sul palco Melino Imparato e Totò Pizzillo per la performance “È piena l’aria di invisibili parole”.

Si tratta di un viaggio nell’universo poetico di Franco Scaldati, poeta e drammaturgo palermitano scomparso nel 2013, considerato tra le voci più autorevoli del teatro italiano. La sua opera, ancora oggi oggetto di studio, è ricerca continua e scandaglio dell’animo umano, un’esplorazione del mistero del teatro e della vita attraverso i ritmi, i timbri della sua lingua nutrita sempre di sotterranea umanità, di sonorità linguistiche. Un’opera che l’editore Marsilio si appresta a pubblicare per intero in una collana di otto volumi, due dei quali già disponibili in libreria.

 

Melino Imparato e Totò Pizzillo fanno parte della Compagnia di Franco Scaldati, fondata a Palermo nel 2002 per iniziativa di attori e collaboratori del grande drammaturgo, regista e attore siciliano con l’idea di portare avanti la sua idea di teatro secondo i presupposti e lo spirito che ne hanno sempre animato le scelte di vita e di lavoro, facendo interagire le esperienze teatrali e le ragioni di un impegno sul territorio a tutto campo, fino a elaborare l’idea di un teatro d’arte dei quartieri.

 

Prima e dopo la performance “È piena l’aria di invisibili parole”, alle 17:30 e alle 21:30, ci sarà ancora una volta l’opportunità di immergersi nello spettacolo in realtà virtuale – quindi non in presenza di attori fisici, ma fruibile attraverso un visore digitale – “Segnale d’allarme. La mia battaglia VR”, scritto da Elio Germano e Chiara Lagani, per la regia dello stesso Germano e di Omar Rashid.  Qual è l’allarme cui allude il titolo? Quello del diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. In questo contesto Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio che ha scelto: la tecnologia più avanzata offre dunque uno spettacolo disturbante, pensato per scuotere e risvegliare le coscienze. La capienza è limitata a 100 spettatori, per cui è necessaria la prenotazione.

 

Questa edizione di EPIC (Esperienze Performative di Impegno Civile) è organizzata in stretta collaborazione con il Parco Diffuso della Conoscenza e del Benessere di Pellaro, che sta ospitando tutti gli spettacoli, con l’UEPE Ufficio Esecuzione Penale Esterna – Ministero della Giustizia, in partenariato con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria MArRC, l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Provincia di Reggio Calabria.

 

Nell’ottica della sostenibilità ambientale di EPIC Reggio ‘24 tutti gli allestimenti sono a basso impatto energetico e non sarà quindi possibile per il pubblico recarsi al Parco Diffuso della Conoscenza e del Benessere con i mezzi privati. L’accesso sarà consentito solo tramite il servizio navetta dall’area mercatale di via Pietro Malara a Pellaro (nei pressi della rotonda di Sottolume, SS 106), attivo con continuità da 45 minuti prima a 45 minuti dopo ogni evento.

 

Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione obbligatoria al sito www.eventbrite.it/o/mana-chuma-teatro-31941477087

 

“L’iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2024: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”.

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