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La regista Rosangela Giurgola svela l’allestimento del “Don Pasquale” in scena al Teatro Rendano di Cosenza

Tutto pronto per la “prima” del Don Pasquale di Gaetano Donizetti che andrà in scena, domani, sabato 3 dicembre, alle ore 20,30, al Teatro “Rendano” (in replica domenica 4 dicembre, alle ore 17,00), titolo con il quale si chiuderà la 57ma stagione lirica del teatro di tradizione cosentino, fortemente voluta dal Sindaco Franz Caruso e dall’Amministrazione comunale per la ripresa delle attività culturali in città ed il cui progetto artistico è firmato quest’anno dal maestro Luigi Stillo. La regia dell’opera Buffa donizettiana è di Rosangela Giurgola, che ha ripreso, con particolare fedeltà all’originale, il collaudato allestimento di Mariano Bauduin che è coprodotto dal “Rendano” di Cosenza, con l’Associazione “XXI Secolo” di Viterbo. Perfezionatasi in regia lirica all’Accademia per l’Opera italiana di Verona dove tra i suoi maestri ha avuto il regista Pier Luigi Pizzi, a soli 22 anni Rosangela Giurgola ha debuttato nella regia di un’opera lirica con “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni per il Teatro Argentina di Roma. Se considera ancora oggi un privilegio aver studiato con Pier Luigi Pizzi, sulla sua strada, la regista, che è anche Direttore di scena al Teatro Politeama Greco di Lecce, ha trovato anche altri nomi importanti come Leo Muscato, Marco Gandini e, più di recente, Enrico Stinchelli e Natale De Carolis. Lo scorso anno Rosangela Giurgola ha poi debuttato all’Olimpico di Vicenza con la prima mondiale in epoca moderna di “Le Grazie vendicate” di Antonio Caldara, opera barocca di cui si erano perse le tracce.

Molto soddisfatta della sua ripresa del “Don Pasquale” per il Rendano di Cosenza per la quale si è scrupolosamente attenuta alla lettura che ne ha dato Mariano Bauduin. “Ho avuto modo di riprendere questo spettacolo a Sassari il mese scorso – precisa Rosangela Giurgola – con il quale sono state totalizzate già 13 repliche in 13 piazze diverse. L’idea registica è tradizionale, ma sposta il periodo storico che Donizetti aveva previsto ai primi dell’ottocento, pensandolo per quell’epoca e che stava componendo per il pubblico della metà dell’ottocento. Un pubblico posteriore all’ambientazione storica che Donizetti aveva immaginato. Il maestro Bauduin, con il prezioso ausilio delle scene di Nicola Rubertelli (nome storico del teatro, della televisione e del cinema italiani) e dei costumi di Marianna Carbone, sposta ancora in avanti l’azione, ai primi del novecento, in piena Belle époque, con l’intento di guardare al pubblico contemporaneo di Donizetti che aveva un po’ dimenticato come si rideva. Il “Don Pasquale” – spiega ancora Giurgola – è un’opera buffa molto particolare che richiama personaggi che si calano in un dramma molto moderno nel quale la figura del protagonista è quella di un anziano che ha il desiderio di ringiovanire con una sposa molto più giovane di lui. La regia si rifà proprio a questa idea, tanto è vero che l’allestimento poggia su una scenografia rotante che procede in senso antiorario come se Don Pasquale, credendo nella possibilità di darsi una chance alla fine della sua vita, volesse contrapporsi alla inesorabilità del tempo che passa. E’ il tempo, insomma, il protagonista principale della vicenda e anche la comicità risulta molto modernizzata”. Quanto alla compresenza di più stili nell’allestimento è ancora la regista che chiarisce: “da un lato la casa di Don Pasquale è classicheggiante ed ha un’ambientazione di fine ottocento, mentre la casa di Norina richiama già il futurismo, una modernità dichiarata, sottolineata anche dai costumi che indossa.

Nell’ultimo atto assistiamo, invece, alla commistione tra i due stili che si uniscono tra di loro”. L’opera sarà eseguita dall’Orchestra “EtruriAEnsemble”, diretta dal Maestro Fabrizio Bastianini. Il Coro Ensemble vocale “Il Contrappunto” sarà, invece, diretto dal maestro David Barrios. Nel ruolo del titolo, il basso-baritono Gaetano Merone. Nel cast delle voci anche il soprano giapponese Airi Sunada (Norina), il baritono Fabrizio Brancaccio (il dottor Malatesta), il tenore napoletano Stefano Sorrentino (Ernesto, nipote di Don Pasquale) e Riccardo Schioppa, nel ruolo del notaio.

Biglietti in vendita presso l’Agenzia In Primafila (tel.0984 795699) e, prima degli spettacoli, direttamente al botteghino del Rendano.

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