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I libri di Vitaliano Fulciniti: un viaggio nell’umanità ritrovata

Un gentiluomo della narrativa, ma anche un gentiluomo nella vita.

È Vitaliano Fulciniti, il protagonista del terzo appuntamento della rassegna “Autori in…villa” promossa dall’assessorato alla Cultura, che si è tenuto ieri sera alla villa Comunale.

Nei suoi due libri “Dall’accoglienza all’integrazione” e “Frammenti di vita”, Fulciniti non racconta solo la sua esperienza di direttore del Regional Hub di Isola Capo Rizzuto ma storie di vita vissuta, di profonda umanità.

Un vero e proprio viaggio che il lettore è invitato a compiere nell’universo di una realtà spesso misconosciuta ma dove, su tutto, prevale sempre la dignità dell’uomo.

Nel suo “Dall’accoglienza all’integrazione” Fulciniti racconta il cambiamento di approccio nei confronti dell’altro e dimostra che, lavorando con amore, si può creare una dimensione ideale dove sentirsi liberi, uguali, condividere la quotidianità con spirito di fratellanza.

“Frammenti di vita” è nato durante lo stop imposto dalla pandemia.

Fulciniti racconta il quotidiano rapporto con gli ospiti della struttura, i loro pensieri, le loro emozioni, le loro speranze.

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Il libro raccoglie i sentimenti e le sensazioni di chi ha vissuto il quotidiano rapporto con persone che fuggite da una realtà che li poneva ai margini, dalla guerra e dalle persecuzioni si sono trovate a vivere in un contesto che restituiva loro la dignità di donne e uomini.

I racconti dei collaboratori dell’Hub si fondono con la vita degli ospiti del campo per offrire un esempio di umanità e di fratellanza.

Due libri fondamentali per approfondire un tema attuale, per conoscere realmente il valore dell’accoglienza e dell’integrazione.

Nei libri non c’è solo la spiegazione di quello che avviene nei centri di accoglienza ma c’è il confronto tra persone, la conoscenza della sofferenza, i valori della libertà e dell’uguaglianza.

Racconti di vita che aprono alla speranza, la cui lettura arricchisce l’animo, che aiutano ciascuno ad essere una persona migliore.

L’assessore alla Cultura Rachele Via ha evidenziato nel suo intervento l’importanza che queste esperienze divengano patrimonio comune e che siano soprattutto conosciute dalle giovani generazioni.

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