Si è tenuto oggi, presso l’Aula Spinelli del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, il corso di Formazione “Programma Nazionale Esiti (PNE) e sistemi di valutazione comparativa di esito per il miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria”, tenuto dal dr. Luigi Pinnarelli, dirigente medico del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio e curato dalla dr.ssa Giuseppina Albanese, direttore f.f. della U.O.C. Programmazione e Controllo di Gestione e Sistemi Informativi Aziendali del G.O.M. e responsabile scientifico dell’evento.
Il corso, che ha visto una grande partecipazione di personale del G.O.M., ha fornito una panoramica chiara ed esaustiva del Piano Nazionale Esiti (PNE), lo strumento di valutazione a supporto di programmi di audit clinico e organizzativo, gestito dall’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) – con il supporto del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio – che ha l’obiettivo di monitorare l’andamento della produzione ospedaliera di tutte le strutture accreditate del Servizio Sanitario Nazionale attraverso specifici indicatori.
Ad aprire i lavori è stata la dott.ssa Tiziana Frittelli, Commissario Straordinario del G.O.M.: “Questa giornata rappresenta un momento fondamentale di formazione del personale. Ringrazio il dr. Pinnarelli, professionista di comprovata esperienza che già ieri è stato in Regione Calabria per il medesimo corso. Il sistema di monitoraggio offerto dal PNE è spesso sottovalutato dai professionisti della sanità mentre io lo reputo una vera stella polare per il nostro lavoro nonché uno strumento validissimo per orientare le scelte gestionali ed organizzative aziendali”.
La dott.ssa Frittelli ha poi chiarito il duplice obiettivo della giornata di formazione: da un lato aiutare i professionisti a leggere i dati presenti nel PNE, dall’altro capire dove si colloca l’Azienda per poter intervenire sulle singole criticità.
“Io sono favorevole all’utilizzo di tutti i percorsi di qualità che monitorano l’andamento della produzione ospedaliera e ci costringono a migliorare. Il G.O.M. – ha proseguito la dott.ssa Frittelli – ha professionalità e tecnologie tali da poter ambire a crescere e ad essere una struttura di riferimento del Centro-Sud”.
La parola è passata poi al dr. Pinnarelli: “Da circa 20 anni mi occupo di valutazione comparativa di esiti. Come Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio abbiamo collaborato alla nascita del Programma Nazionale Esiti, proprio in virtù dell’esperienza che avevamo maturato in Regione Lazio, e dal 2019 siamo responsabili tecnici del PNE.
Oggi voglio farvi entrare nel sistema di valutazione comparativa di esiti – ha proseguito il dr. Pinnarelli – perché l’esperienza ci insegna che se condividiamo la metodologia di lavoro, riusciamo a capire meglio come interpretare i risultati”.
Il dr. Pinnarelli ha quindi illustrato tutti gli aspetti che compongono il PNE, offrendo una panoramica della storia e del contesto istituzionale nel quale si inserisce, per poi passare all’analisi dei sistemi di valutazione comparativa di esito a livello regionale, fino allo studio degli aspetti metodologici e all’osservazione della singola realtà aziendale.
Spazio poi al confronto con i singoli medici che sono intervenuti ed hanno saputo arricchire l’evento con spunti e riflessioni su un argomento di fondamentale importanza per chi lavora in sanità: è infatti dimostrato che gli esiti dell’assistenza sanitaria migliorano in virtù dei risultati del PNE.