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Ordinanza balneare Punta Pellaro, Marino (Pd): “Il settore Urbanistica riveda la sua posizione, il surf e la balneazione possono convivere”

«Sull’Ordinanza balneare 2025 il Settore Urbanistica deve fare chiarezza. Il movimento degli sport del vento è una ricchezza per il nostro territorio, ma i bagnanti hanno dei diritti che questo Ente non può in alcun modo violare». Così il consigliere comunale e metropolitano Giuseppe Marino, in merito alle recenti polemiche montate sul caso dell’ordinanza che ha destinato tratti importanti della spiaggia di Punta Pellaro in via esclusiva agli sportivi. «Ho appreso dai social – prosegue – il contenuto dell’ordinanza, assunta dagli uffici tecnici comunali senza la benché minima interlocuzione con chi si dedica politicamente a Punta Pellaro da oltre 10 anni. Sono convinto che il surf e il kitesurf rappresentino un importante volano di sviluppo per il territorio pellarese e per tutta la città, ecco perché negli anni ho contributo a programmare e realizzare interventi di rigenerazione urbana e campagne di marketing territoriale. I risultati di questo lavoro sono sotto gli occhi di tutti, misurabili dalle presenze turistiche crescenti nelle strutture ricettive e nei servizi di Pellaro e dintorni. Ma questo non autorizza il Comune a limitare il diritto alla balneazione, che va garantito individuando le giuste misure di sicurezza».

Entrando nello specifico, spiega Marino: «La perimetrazione delle aree destinate in esclusiva agli sport del vento e alla balneazione è stata assunta dal Consiglio comunale attraverso lo strumento del Piano spiagge, lo strumento di pianificazione che regola l’uso dell’arenile. Ecco perché, dopo aver accolto gli sfoghi di alcuni operatori economici, dei cittadini e delle associazioni da sempre operanti a Pellaro, ho chiesto all’assessore e alla dirigente di settore di rivedere l’ordinanza, ascoltare tutte le parti coinvolte ed assumere un atto che sia in linea col Piano spiagge».

«La balneazione e la crescita del movimento degli sportivi a Pellaro – conclude il consigliere – sono certamente elementi che possono convivere se ben regolamentanti. Punta Pellaro rappresenta un luogo dell’anima per i cittadini pellaresi e non solo che in questi giorni si sono mobilitati per chiedere il rispetto dei loro diritti e del loro territorio. Alimentare le polemiche ed i litigi non serve a nulla, occorre favorire il dialogo tra le parti. Noi in particolare, in qualità di amministratori, abbiamo il dovere civico e politico di costruire patti di comunità, attraverso la condivisione di obiettivi e strategie».

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