“Nero su bianco e nessuna possibilità di distorcere la realtà. Arrivano così i dati, dei fondi stanziati per la manutenzione delle infrastrutture: dimostrazione inequivocabile che la possibilità di risanare strade e scuole c’era, ma Falcomatà ha preferito altro!” – esordisce così il Presidente Massimo Ripepi, a margine dell’odierna seduta della Commissione Controllo e Garanzia, alla quale hanno presenziato altresì l’Amministratore Delegato di Castore, dott. Domenico Mallamaci, e il Dirigente al settore manutenzione, Ing. Francesco Minutolo. Al centro dei lavori, l’annosa questione della manutenzione delle disastrate strade e degli edifici scolastici della città.
“Dalla discussione è emerso in maniera inequivocabile che la responsabilità di questo disastro non può essere scaricata (così com’è solita fare l’attuale Giunta) né sui dirigenti né sulla società partecipata Castore. I numeri parlano chiaro: nonostante un contratto di servizio che prevede una disponibilità annua di circa 2 milioni di euro per la rete stradale e oltre 1,2 milioni per le scuole, l’Amministrazione Comunale ha destinato negli anni in media appena il 10-20% di queste risorse, con picchi massimi che non arrivano a superare neppure il 35% !” – spiega Massimo Ripepi.
“Insomma, a fronte di una rete stradale di ben 900 km nel reggino, già soltanto il dato di 2 milioni di euro dovrebbe non convincerci e suggerirci che non è assolutamente sufficiente! Eppure, l’Amministrazione opera tagli netti assolutamente ingiustificabili! Per la manutenzione delle strade, ad esempio, nel 2019 sono stati stanziati soltanto 300.000 euro, nel 2020 e 2021 appena 200.000 euro, nel 2022 400.000 euro, e solo nel biennio 2023-2024 si è saliti a 700.000 euro.” – spiega Ripepi – “Mentre sul fronte scolastico, rispetto al contratto di 1.147.000 euro, ogni anno dal 2019 al 2023 sono stati stanziati tra i 350.000 e i 400.000 euro, con una lieve crescita prevista solo per il 2025 (450.000 euro). Praticamente: nulla!”
“Questi dati sono inoppugnabili e dimostrano che il vero responsabile dello sfacelo è uno solo: Giuseppe Falcomatà. Il Sindaco continua imperterrito a scaricare colpe sugli altri: prima i funzionari, poi i dirigenti, oggi chissà chi. Ma la verità è che la politica non ha mai messo i soldi dove servivano davvero. I fondi ci sono, ma vengono sistematicamente dirottati verso iniziative di immagine, eventi, premi e ‘inaugurazioni spot’ utili solo al ritorno elettorale e non al benessere dei cittadini.” – ha rimarcato il Presidente.
“Abbiamo toccato con mano il livello drammatico di abbandono di scuole, strade, uffici pubblici. Oggi tutto ciò è il frutto di una precisa scelta politica che ha messo in secondo piano le esigenze reali della città per puntare su ciò che produce consenso. Una politica che di manutenere infrastrutture proprio non ne ha voluto sapere, tanto da arrivare persino a mettere in ginocchio l’agibilità di Palazzo San Giorgio, assieme ad altri 23 immobili comunali. Ma non è più accettabile che si giochi con la sicurezza e la dignità dei cittadini e dei lavoratori.” – ha concluso Massimo Ripepi – “La Commissione proseguirà con nuovi approfondimenti, per dare piena trasparenza a una situazione che merita risposte serie e immediate.”