Quando l’innovazione incontra la passione, la scuola diventa laboratorio di futuro. È questa la forza del progetto sviluppato dall’indirizzo “Chimica e materiali” dell’ITT Panella-Vallauri, capace di arrivare alla finale nazionale del concorso “La tua idea d’impresa” – promosso da Noi Siamo Futuro, in collaborazione con Confindustria e Federchimica – e di conquistare uno dei premi speciali più prestigiosi: il riconoscimento della Fondazione Leonardo per il progetto più originale e significativo, capace di valorizzare la sinergia tra scienza, ambiente, sostenibilità e tecnologia,
promuovendo al contempo la divulgazione scientifica e le sue applicazioni pratiche.
Protagonisti, un gruppo di studenti e studentesse e dei loro docenti, visionari e determinati, capaci di trasformare scarti agroindustriali come il pastazzo di bergamotto e le trebbie esauste di birrificio in biocellulosa ad alto valore aggiunto, potenziata con estratti naturali ottenuti tramite la tecnologia
Naviglio®. Un materiale avanzato, dalle caratteristiche sorprendenti, destinato ad applicazioni nei settori biomedicale, cosmetico e del packaging alimentare.
“Non esiste in letteratura scientifica una biocellulosa prodotta dal pastazzo di bergamotto. E’ una vera novità a livello nazionale e internazionale. Ed è nata dentro un laboratorio scolastico” –
spiega con orgoglio la docente referente del progetto, Prof.ssa Miriam Gangeri.
La biocellulosa ottenuta è biocompatibile, biodegradabile, flessibile, resistente e capace di trattenere grandi quantità d’acqua. A potenziarne le proprietà, principi attivi estratti dalle piante ad alto valore cosmetico e biomedicale, come centella asiatica, rosa canina, fucus, etc, utilizzando una tecnologia di estrazione illustrata durante un workshop tenuto nei laboratori della scuola dal Prof. Daniele Naviglio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ideatore della tecnologia stessa, insieme al titolare dell’azienda Polcaro, specializzata in fitopreparazioni.
Il risultato è un materiale naturale e sostenibile, versatile e innovativo, trasformato in maschere anti-age e illuminanti ispirate alla beauty routine coreana, oltre che in dispositivi biomedicali come patch cicatrizzanti. E non è tutto perché la biocellulosa prodotta sarà inviata all’Università Mediterranea per la sua caratterizzazione, per studiarne struttura, resistenza e applicazioni avanzate, tra cui prove di rivestimento alimentare, con l’obiettivo di aumentare la conservabilità degli alimenti in modo naturale e sostenibile.
Il progetto ha coinvolto attivamente anche aziende locali, come il birrificio artigianale Funky Drop partner PCTO dell’istituto scolastico, che ha fornito gli scarti della loro lavorazione. L’intero processo segue i principi dell’economia circolare: i rifiuti diventano risorsa, la ricerca diventa impresa.
I ragazzi, grazie al premio ricevuto, vivranno un’esperienza formativa unica, un viaggio a Matera completamente finanziato dalla Fondazione Leonardo, dove visiteranno e-GEOS, azienda leader nei sistemi di osservazione satellitare della Terra. Il viaggio al Festival dei Giovani è stato invece sostenuto con i fondi scolastici destinati ai PCTO, in un perfetto esempio di scuola che investe in esperienze concrete. Una visione di scuola moderna e attrezzata, fortemente promossa dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Teresa Marino.
“Siamo partiti da un’idea e ci siamo ritrovati a lavorare come veri ricercatori. Non dimenticheremo mai la soddisfazione di vedere il nostro nome tra i premiati. E ora vogliamo andare avanti: il prossimo passo è coinvolgere il territorio, far conoscere il nostro lavoro alle associazioni che valorizzano il bergamotto e far capire quanto potenziale ci sia nei laboratori della nostra scuola”- affermano entusiasti gli studenti della classe 3AH.