Sarà tenuta martedì 22 aprile 2025 prossimo, con inizio alle ore10:00, la cerimonia di intitolazione di un’area cittadina posta nella parte finale della via Giudecca prospiciente la via Possidonea, al termine del tapis roulant, all’educatore scout e giornalista cattolico monsignor Vincenzo Lembo (San Roberto -RC, 1916 – Reggio C., 22 aprile 1985).
Monsignor Vincenzo Lembo, è stata una eccezionale figura di sacerdote: ordinato nel 1938, nel settembre del 1947 dall’arcivescovo Antonio Lanza è nominato Direttore del settimanale diocesano “L’Avvenire di Calabria”. Sono queste, due personalità – è stato ricordato in un articolo del settimanale, dal nipote del presbitero giornalista Pino Putortì – “desiderose di vivere uno stile evangelico nella quotidianità e nella ricostruzione democratica del Paese”. E’ un incarico che lascia nel 1965 dopo quasi vent’anni di intensa e lucida attività giornalistica e dopo aver fatto acquisire alla testata una diffusione a carattere regionale. Durante i quali stringe “una profonda amicizia con Indro Montanelli, storica firma del giornalismo italiano”, intrattenendo una “fittissima corrispondenza” “tra colleghi giornalisti dotati di una capacità profetica e che condividevano lo stile asciutto e determinato nella lettura del tempo che vivevano”. Nel 1952 Lembo diviene il promotore ed il consulente ecclesiastico della sezione calabrese dell'”UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana)”, incarico che mantenne per tutta la sua vita.
Monsignor Lembo, contemporaneamente al giornalismo, ha svolto un’intensa opera di educatore scout: suo primo contatto è nel 1945 alla fine del secondo conflitto mondiale quando il Movimento educativo fondato da Lord Robert Baden Powell, un po’ ovunque in Italia riprende la propria attività sospesa fin dal 1928 dal Regime Fascista.
Esiste un documento di archivio – conservato peraltro presso il Centro Studi Scout “don Vincenzo Lembo” di Campo Calabro – su carta intestata del Commissariato Regionale dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), datato 4 aprile 1945 e firmato da don Lembo e dal Commissario Luciano Severati, nel quale viene data comunicazione ufficiale dell’insediamento nella città di Reggio Calabria del Commissariato di Zona dell’ASCI. In esso viene ricordato come cessato il Periodo della Giungla Silente di sospensione delle attività formative scout ordinato dal Governo Fascista per privilegiare l’Opera Balilla, “I Riparti Giovani Esploratori, hanno una tradizione gloriosa che noi vogliamo riprendere per l’educazione umana, Cristiana e patriottica della gioventù Italiana”.
Negli Anni 1950 nell’ ASCI, Lembo si dedica al servizio di Assistente del “Riparto Aspromonte”, poi del “Clan Montalto”, la cui sede all’origine era allocata nel campanile del Duomo di Reggio, e sempre attivo tra le tende e i quadrati scout dei campi estivi tenuti annualmente; fino all’incarico di Commissario Regionale della stessa ASCI. Dal 1950 al 1969 è anche Assistente Regionale girando in lungo ed in largo la Regione per parlare dello scoutismo ai Vescovi, individuare e formare Assistenti Ecclesiastici, farsi operoso animatore anche delle comunità di Adulti Scout.
L’ azione di don Lembo prosegue ancora a livello nazionale nel Consiglio Generale dell’ASCI dove, partecipante attivo ed appassionato, collabora alla stesura dei progetti del Movimento Scout con alcune eccellenti figure dello scautismo cattolico degli Anni Cinquanta e Sessanta, tra i quali figurano Mons. Cunial, Assistente Centrale, don Ghetti (il “Baden” animatore delle “Aquile Randagie”), Salvatore Salvatori, Osvaldo Monas e Mario Mazza.
Nel 1976, don Lembo, assieme a Mario Rizzoli, uno dei suoi primi scouts del Riparto Aspromonte di cui divenne successivamente Capo Unità, fino al suo trasferimento a Legnano nel dicembre del 1958, dà vita alla “Comunità Scout Brutia” e firma anche alcuni numeri del giornalino scout “Il Richiamo”. Tale Comunità, tuttora operante, attraverso molteplici settori di impegno, si propone di ricollegare tutti gli Adulti Scout presenti nella città di Reggio Calabria ed in Calabria, o sparsi in molteplici città d’ Italia, con l’intento di porsi al servizio delle gioventù.
E a farsi promotori della richiesta alla Commissione toponomastica di Reggio Calabria, presieduta da Domenico Cappellano, sono appunto, la Comunità “Scout Brutia”, assieme a diversi esponenti delle cinque Comunità Masci (movimento adulti scout) cittadine e la Comunità “AGI 2000”, formata da “girl scout” provenienti dalle file del “AGI – Associazione Guide Italiane” poi confluita nell’Agesci.
Tra i firmatari ci sono un cospicuo numero di Sacerdoti della Curia reggina, tra i quali ci sono don Pasqualino Catanese, vicario generale della diocesi, e don Pippo Curatola, già Direttore de “L’Avvenire di Calabria”; e oltre 80 “cittadini maggiorenni” tra cui figurano noti professionisti reggini impegnati nella società come Cesare Cosentino, Mario Laganà, Mario Rizzoli e Sara Bottari e Vera Zito, che con la richiesta di apposizione di una targa in una zona della città maggiormente rappresentativa dei luoghi dove monsignor Vincenzo Lembo ha esercitato in modo esemplare il suo mandato sacerdotale e di servizio Scout, ne intendono esaltare la memoria nel tempo presente e per quello futuro.
Significativo è infine, il fatto che la cerimonia di intitolazione di Largo Vincenzo Lembo, avvenga alla vigilia del 23 Aprile ricorrenza di San Giorgio martire, Patrono degli Scout di tutto il mondo, e della Città di Reggio Calabria, al quale sono riservate sentite iniziative celebrative. E’ prevista la partecipazione del sindaco avv. Giuseppe Falcomatà.