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La Uil calabrese ringrazia il questore di Crotone per l’iniziativa di sensibilizzazione che mira a rafforzare la cultura della legalità e della denuncia

Mariaelena Senese, Segretario generale Uil Calabria, intervenendo alla presentazione della campagna  “Io non ci sto – No al Pizzo, No alla Mafia” presso la Questura della Città Pitagorica, ha evidenziato l’importanza del progetto   teso a  contrastare ogni forma di illegalità che inquina l’economia sana del territorio e mette a rischio la sicurezza dei lavoratori. Un focus anche sulla sicurezza e la garanzia del lavoro. “Questa non è solo una campagna di sensibilizzazione- sottolinea Mariaelena Senese -ma è un vero e proprio grido di responsabilità collettivo. Partiamo da qui per dire che noi non ci stiamo alle continue morti sul lavoro, non ci stiamo davanti a condizioni salariali che sono indignitose, non  ci stiamo davanti allo sfruttamento dei lavoratori.  Noi siamo qui per dire, invece,  che ci siamo, non siamo da soli, la presenza dello Stato  è una presenza importante su questo territorio per far capire che la legalità si costruisce tutti quanti insieme. E ricordiamo che la legalità non è solo il rispetto delle norme ma anche la tutela dei diritti. Quando si parla di cultura del lavoro, di cultura della sicurezza,  dobbiamo avere la capacità di parlare di prevenzione, formazione e informazione. Noi siamo qui per una battaglia che è soprattutto di civiltà , proprio per questo diciamo grazie alla questura di Crotone – conclude Senese – per questa visione partecipata che mette al centro la dignità della persona e la dignità del lavoro”.

Da oggi  sarà affisso nelle attività degli imprenditori crotonesi aderenti alla Confartigianato, l’adesivo con lo slogan “No al Pizzo, No alla mafia”.

Un progetto di legalità, sicurezza e cultura del lavoro, fortemente voluto dal questore Renato Panvino,  e sostenuta dal  procuratore Domenico Guarascio, dalla Uil calabrese, da Confartigianato  e da Ancos Calabria per promuovere un fronte comune tra cittadini, istituzioni e mondo del lavoro contro ogni forma di violenza e sopraffazione

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