“Le politiche abitative devono tornare al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale di Rende. Per questo ho depositato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere al Sindaco e alla Giunta se intendano attivarsi per il rinnovo o la stipula di un nuovo Accordo Territoriale per i contratti di locazione a canone concordato.” Lo dichiara la capogruppo del MoVimento 5 Stelle – Sinistra per Rende, Rossella Gallo.
“Negli ultimi anni – prosegue Gallo – il mercato immobiliare rendese ha registrato un costante aumento dei canoni di affitto, in particolare per gli studenti universitari. A ciò si aggiungono fenomeni preoccupanti, come il ricorso a locazioni in nero o sottoregistrate. In un contesto segnato da inflazione, caro-bollette e redditi sempre più compressi, è fondamentale agire per tutelare il diritto all’abitare in modo equo e sostenibile.”
L’Accordo Territoriale sottoscritto nel 2019 dal Comune di Rende, oggi scaduto, rappresentava uno strumento prezioso per calmierare gli affitti, offrendo tutele agli inquilini e vantaggi fiscali ai proprietari. “I contratti a canone concordato – sottolinea Gallo – prevedono un canone inferiore rispetto al mercato libero, ma consentono ai proprietari di accedere a significative agevolazioni, come la cedolare secca con aliquota ridotta al 10% e riduzioni sulle imposte locali. Si tratta quindi di un modello win-win, che premia la regolarità e la trasparenza e può contribuire a ridurre anche l’evasione fiscale nel settore immobiliare.”
Da qui la richiesta di un impegno concreto da parte dell’Amministrazione. “Chiediamo – conclude Gallo – che si proceda al più presto con la definizione di un nuovo Accordo Territoriale, aggiornato alle normative vigenti, e che il Comune promuova politiche attive e strutturate, istituendo un tavolo permanente con le organizzazioni sindacali, le associazioni della proprietà edilizia, gli inquilini e le rappresentanze studentesche. Serve un forte impulso anche sul piano informativo, con sportelli di supporto ai cittadini, protocolli d’intesa con CAF e sindacati, e campagne di sensibilizzazione. La casa è un diritto e il Comune ha il dovere di garantire strumenti efficaci e accessibili per tutelarlo.”