“Nina Presta è stata una donna profondamente attiva, in politica come nella pubblica amministrazione, battendosi strenuamente e distinguendosi nella tutela dei diritti degli strati più deboli della società”. Lo ha detto il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, intervenendo nel pomeriggio di ieri, a Diamante, alla commemorazione,ad un anno dalla scomparsa, di Marianna Presta, madre di Ernesto Magorno, già parlamentare e Sindaco del centro dell’alto tirreno cosentino e attualmente Presidente dell’Associazione “L’orodiCalabria”. “In momenti come questo – ha detto ancora Franz Caruso – sono molteplici i ricordi che affiorano nella mente di ognuno di noi, specie quando la nostra memoria è chiamata a mettere a fuoco una figura così importante come Nina Presta è stata. Nel mio caso poi, a fare la differenza sono due fattori che rendono questo mio ricordo, percorso da sentimenti di sincero affetto: da un lato, il legame di amicizia con Ernesto e la sua famiglia, dall’altro – inevitabilmente – la fede socialista che mi accomuna alla persona e alla figura di Marianna Presta. Non solo una donna di grandi e riconosciute virtù, ma anche di appassionate battaglie per l’affermazione degli ideali e dei principi socialisti ai quali non venne mai meno durante la sua lunga militanza nel partito”. Franz Caruso ne ha ricordato anche l’impegno profuso in direzione della riaffermazione dei diritti delle donne in un periodo nel quale era tutt’altro che semplice farli valere. “Nina Presta – ha sottolineato a questo proposito il Sindaco di Cosenza – rivestì incarichi di partito, come quando resse le sorti della segreteria cittadina del PSI locale o quando fu chiamata alla vice segreteria provinciale. Facendo valere le sue qualità, si affermò e si distinse anche alla guida, nell’alto Tirreno cosentino, dell’Unità sanitaria locale, unica rappresentante femminile su 625 presidenti di USL, le Unità sanitarie locali di un tempo. Una dirigente che seppe distinguersi per l’impegno che ha sempre profuso per garantire servizi sanitari di qualità, per agevolare la riorganizzazione dei distretti e dei poliambulatori nel territorio, per l’istituzione di consultori che, attraverso le prestazioni che sono stati in grado di garantire, hanno contribuito a migliorare l’accessibilità a tutti dei servizi sanitari essenziali”. Nel suo ricordo, il primo cittadino di Cosenza ha parlato anche della modernità di Marianna Presta: “uno spirito pasionario, da donna guerriera, ma dolce, generosa e accogliente nello stesso tempo, tratti distintivi del suo modo di essere che ha sempre suscitato l’apprezzamento e l’ammirazione di tutti. In lei convivevano più anime e tutte insieme contribuivano a delinearne il carattere, l’impegno, la grande forza d’animo, in politica come nell’insegnamento e nella vita di tutti i giorni. Una vita nella quale si è spesa senza risparmio per la famiglia, alla quale sapeva al momento giusto dispensare consigli e suggerimenti, facendo spesso prevalere la sua visione dei fatti e delle cose. Ma il suo impegno Nina Presta lo ha profuso anche per la sua terra e in difesa dei diritti e della dignità di ogni persona” – ha aggiunto Franz Caruso- . E qui il Sindaco di Cosenza si è soffermato anche sui discorsi appassionati di Nina Presta, “pieni di vigore politico e pronunciati in occasione di memorabili campagne elettorali” alle quali partecipò da candidata, superando anche alcune resistenze all’interno della sua stessa famiglia di appartenenza . “Femminista ante litteram – ha ricordato ancora Franz Caruso – senza lasciarsi condizionare più di tanto, fece prevalere la sua passione politica e, sotto le insegne del garofano, si candidò prima alle elezioni regionali, successivamente alle provinciali ed anche al Senato”. Ricordato, infine, anche l’impegno che Nina Presta profuse nel settore della scuola. “Fu – ha detto, infine, Franz Caruso – un’educatrice instancabile e impagabile, attenta com’era all’emancipazione delle ragazze ed all’ascolto delle giovani generazioni che riconobbero in lei una insegnante moderna, al passo coi tempi, quasi una rivoluzionaria nei metodi didattici. A lei, tra le tante conquiste, si deve anche l’istituzione del “tempo pieno”, obiettivo che raggiunse sempre grazie alla sua tenacia e perseveranza. La sua scomparsa un anno fa – ha concluso Franz Caruso – ci ha fatto sentire tutti più poveri perché ha privato non solo la sua comunità di appartenenza, ma un’intera regione, di una figura storica, emblema assoluto di attivismo politico e di altruismo e generosità umana. A lei oggi esprimiamo la nostra più convinta gratitudine per l’esemplare percorso che ha seguito durante la sua esistenza che deve essere il lascito migliore alle nuove generazioni alle quali abbiamo il dovere di indicare a futura memoria la sua personalità ed il suo impegno civile per la costruzione di una società migliore e portatrice di quei valori dei quali Nina Presta può considerarsi assoluta depositaria”.