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Escalation criminale nell’Alto Tirreno cosentino: il prefetto convoca i sindaci di Diamante e Scalea

Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha convocato per domani mattina i sindaci di Scalea, Giacomo Perrotta, e di Diamante Ernesto Magorno dopo i gravi fatti avvenuti sull’Alto Tirreno cosentino. I due cittadini parteciperanno al Comitato per l’Ordine e la sicurezza convocato dal prefetto. Al centro della riunione ci sara’ l’escalation criminale che si sta verificando negli ultimi tempi sull’Alto Tirreno cosentino. Nella tarda serata di ieri una nota struttura balneare di Scalea e’ stata distrutta dalle fiamme. Il lido svolge la sua attivita’ di bar e caffetteria anche nel periodo invernale ed e’ un luogo molto affollato. Non ci sarebbero dubbi sulla natura dolosa dell’incendio. Due giorni fa, invece, tre autobus della ditta Preite sono stati distrutti dalle fiamme a Diamante. Ieri si e’ svolta una riunione dei sindaci del Tirreno preoccupati dall’escalation criminale che sta colpendo la costa tirrenica cosentina.

“L’incendio dei tre autobus dell’azienda Preite a Diamante e’ un atto grave e violento che condanniamo fermamente”, ribadisce, in una nota, Emilio Bernardo Romano, presidente di Anav Calabria, articolazione regionale dell’Associazione nazionale Autotrasporto Viaggiatori del sistema Confindustria. “Le aziende sane e produttive calabresi – ha aggiunto il presidente – devono essere tutelate da ogni forma di ingerenza che mette a rischio investimenti, lavoro e servizi per il territorio. Siamo fiduciosi nel lavoro delle Forze dell’ordine e della Magistratura e nel loro impegno a tutela della legalita’. Le Aziende aderenti ad Anav Calabria manifestano piena disponibilita’ a mettere a disposizione i propri mezzi qualora l’azienda Preite ne avesse necessita’. Al collega Guerino Preite esprimiamo la nostra totale vicinanza”. Solidarieta’ e’ stata espressa anche dal presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha espresso, anche a nome di tutti gli industriali calabresi. Ferrara, nel condannare fermamente il vile gesto ai danni di un’attivita’ d’impresa che da anni opera per collegare l’area Nord della Calabria, ha sottolineato: “Atti come quello accaduto a Diamante mettono a dura prova la fiducia degli imprenditori nei confronti del territorio. Il tema della sicurezza degli operatori economici nella nostra regione e’ sempre di forte e stringente attualita’. Come unione degli industriali calabresi e’ nostra ferma convinzione che ci sia solo un modo di contribuire alla lotta alla criminalita’ organizzata e alle intimidazioni: aprirsi il piu’ possibile alla collaborazione con le Forze dell’ordine e continuare senza sosta nella testimonianza quotidiana della cultura della legalita’ attraverso atti e fatti concreti con cui si certifica la forte sinergia tra Stato, imprese e cittadini che l’unico strumento capace di arginare i disvalori criminali”.

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