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Scuola, Pollidori (vicepresidente Anp): “Bimba in ipotermia a Palermo intollerabile, al Sud problema dei riscaldamenti generalizzato”

“Non ci sono commenti da fare se non la consapevolezza che non abbiamo la garanzia di uniformità di strutture e dotazioni in tutto il paese. Situazione intollerabile perché – a quanto è dato sapere – la dirigente aveva segnalato il problema dell’impianto di riscaldamento inutilizzabile ripetutamente, e nemmeno i solleciti da parte della Prefettura hanno consentito la risoluzione del problema.

Spesso i dirigenti scolastici si trovano in trincea per garantire uniformità di servizio stante l’inefficienza delle strutture edilizie scolastiche”. Così all’AdnKronos la Prof.ssa Mafalda Pollidori, Vicepresidente nazionale Anp (Associazione dirigenti scolastici ed alte professionalità) e Referente regionale Alte Professionalità Calabria, commenta la vicenda della bimba di quinta elementare che, nella scuola Emanuela Loi di Palermo, a causa del troppo freddo in aula dovuto ai riscaldamenti spenti per un guasto, si è sentita male andando in ipotermia.

“Quando le temperature calano nei mesi invernali o si alzano con l’approssimarsi della stagione estiva – osserva la Prof.ssa Pollidori -, anche in Calabria si pone il problema della gestione degli impianti di riscaldamento o di refrigerio. Quello dei riscaldamenti è un problema generalizzato al Sud e molto sentito nelle zone montane calabresi”.

“Tra le cause – sottolinea – certamente l’assenza di manutenzione ordinaria e la responsabilità che è in carico all’ente proprietario dell’edificio scolastico. Riguardo praticabili soluzioni, qualche tempo fa il presidente Giannelli aveva proposto l’installazione di pannelli solari sui tetti delle scuole: ma il problema è che ci vogliono investimenti sostanziali da parte dell’ente proprietario della struttura scolastica”.

“La scuola – conclude la Prof.ssa Pollidori – ha bisogno di progettualità e di investimenti seri”.

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