“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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‘Ndrangheta e rifiuti, il presidente della Regione Toscana, Giani: “Attueremo provvedimenti rigorosi”

“Nel momento in cui questa inchiesta si conclude con procedure che portano a rinvii a giudizio, alla messa in evidenza di profili di responsabilità e di un fenomeno che purtroppo va a infiltrarsi attività economiche importanti come sono quelle della pelle in Toscana, noi prenderemo provvedimenti assolutamente rigorosi perché possa essere assolutamente chiusa ogni possibilità di infiltrazione”.

Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, coi cronisti, appresa la chiusura dell’inchiesta su infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Toscana nello smaltimento di rifiuti dell’azienda conciaria. Giani ha parlato a margine di un convegno sulle mafie a Scandicci (Firenze), con la partecipazione di molti studenti e anche del procuratore aggiunto Luca Tescaroli della Dda di Firenze che ha firmato proprio l’inchiesta. “Questo evento di oggi – ha sottolineato – è anche la testimonianza di come nella cultura, nella sensibilità, nella passione degli studenti, l’impegno antimafia crei quello che è necessario anche in regioni come la nostra, dove la mafia in modo subdolo e silenzioso si infiltra nelle attività economiche, negli appalti. Il fatto che possa esserci questo presidio di legalità costruito dalla coscienza e dalla cultura dei nostri giovani è l’elemento più importante.”

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