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A Vibo Valentia il congresso della Società italiana di chirurgia

La gestione delle fragilita’ nel paziente anziano, i paradigmi della chirurgia sostenibile e l’implementazione di approcci innovativi, come la chirurgia fast-track (cioe’, e’ una strategia multidisciplinare che coinvolge chirurghi, anestesisti, infermieri e fisioterapisti, progettata per minimizzare lo stress fisiologico del paziente durante l’intervento chirurgico e accelerare il processo di recupero), anche in ambiti poco noti come la proctologia. Sono questi i temi al centro del congresso regionale della Sic, la Societa’ italiana di chirurgia, che terra’ il congresso regionale per la prima volta in Calabria, il 9 ed il 10 maggio prossimi, all’hotel 501 di Vibo Valentia, provider Xenia.

“Quello del paziente fragile – dice il professore Bruno Nardo, direttore della chirurgia “Falcone” all’ospedale “Annunziata” di Cosenza e presidente del congresso – sara’ il tema centrale dell’assise scientifica. Per paziente fragile intendiamo individui che hanno superato i 75 anni di eta’ oppure con patologie oncologiche. L’esperienza che abbiamo maturato in questi anni all'”Annunziata” verra’ messa a confronto con quella di colleghi di tutta Italia. Il messaggio che vogliamo lanciare e’ che non bisogna guardare all’eta’ anagrafica, ma a quella biologica, e che il paziente fragile non va abbandonato a se’ stesso, perche’ oggi abbiamo tecnologie e conoscenze scientifiche che ci consentono di risolvere le problematiche e di rimettere in sesto l’individuo, consentendogli di continuare a vivere un’esistenza normale. Un altro tema importante sara’ quello della fast surgery, cioe’ la ripresa post operatoria veloce”.

Un passaggio dell’importante congresso riguardera’ anche la crisi delle vocazioni. “Un problema – continua Nardo – che riguarda tutte le societa’ scientifiche ed esiste in tutte le scuole di specializzazione d’Italia. Anzi, devo dire che l’Azienda ospedaliera di Cosenza fa registrare una piccola controtendenza. Da quando abbiamo attivato all’Unical la scuola di specializzazione, abbiamo degli specializzandi che frequentano le sale operatorie e le corsie: un passo importante il cui merito va ascritto alla sinergia tra universita’ e azienda ospedaliera. Una sinergia – continua il professore Nardo – che dovra’ continuare e che deve essere applicata non solo all’ospedale hub, ma anche agli spoke”.

Il congresso ha come presidente onorario il professore Antonino Cavallari, mentre i medici Francesco Pata e Michele Ruggiero costituiscono il Comitato promotore.

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