Non solo agricoltura che raccoglie, ma che accoglie. Un’agricoltura che sia pronta ad accogliere i lavoratori stranieri impiegati nei campi con condizioni di lavoro umane, contratti dignitosi, paghe oneste.
Sono i principi che hanno ispirato Su.pr.Eme Italia (Sud protagonista nel superamento dell’emergenza in ambito di grave sfruttamento degli stranieri nelle cinque regioni del sud Puglia Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia) il programma finanziato dalla Commissione europea nell’ambito dei fondi Amif che promuove attività e azioni di sensibilizzazione al fenomeno con eventi itineranti dedicati.
Così, dopo Puglia, Campania e Basilicata Su.pr.Eme Italia approda in Calabria. Il 7 ottobre l’Agorà della condivisione, il format curato dalla regione Puglia e pensato per riunire istituzioni locali e nazionali, sindacati, associazioni del terzo settore, sarà a Corigliano Rossano, nel centro di Eccellenza di via Machiavelli.
Si tratta di un percorso di inclusione e sensibilizzazione al tema dello sfruttamento lavorativo nei campi attraverso la promozione della cultura della legalità e dell’accoglienza.
Il tema dell’accoglienza sarà al centro di uno dei tavoli tematici intitolato “Comunità scolastiche e valori della legalità che vedrà nel ruolo di facilitatore Concetta Smeriglio, dirigente scolastico dell’I.C.S Demetrio Corone (CS) e che proverà in maniera partecipativa a formulare proposte sul tema dell’integrazione scolastica dei minori stranieri e dei valori della legalità e interculturalità.
Le politiche attive del lavoro saranno, invece, l’oggetto del tavolo tematico “L’integrazione socio- lavorativa dei cittadini stranieri nell’area di Corigliano Rossano” che sarà facilitato dal direttore del centro per l’impiego del comune di Corigliano Rossano Francesco Filomia.
L’Agorà della Condivisione, curata dalla Regione Puglia nell’ambito del programma Su.Pr.Eme. Italia, inserito nel Piano triennale per il contrasto al caporalato approvato nel 2020, sarà opportunità di incontro per istituzioni stakeholder, organizzazioni del settore, imprenditori che sottoscriveranno il Protocollo per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del caporalato e per la diffusione della cultura della legalità in ambito lavorativo, produttivo associativo e della difesa dei diritti universali della persona. Un protocollo volto a favorire l’attivazione di sinergie territoriali che diano impulso alla costruzione di percorsi di contrasto al fenomeno e promozione della legalità.