“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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“Sette colli e la confluenza”: venerdì a Cosenza si presenta il volume del fotografo Francesco Bozzo

Un viaggio alla riscoperta delle proprie radici identitarie quello di Francesco Bozzo, fotografo bruzio trapiantato ad Adelaide da più di vent’anni.
In “Sette colli e la confluenza, Cosenza centro storico”, volume appena uscito per Coessenza Edizioni, si narra attraverso le immagini di Bozzo e le parole del mediattivista Claudio Dionesalvi, della città tra il Crati e il Busento.
Il volume sarà presentato venerdì 23 settembre alle h 18,00 all’interno del festival “Laudomia. La scrittura dell’eresia”. A dialogare con gli autori,  sarà Elisa Stefania Tropea, del collettivo Coessenza.
Un fotolibro in cui le immagini, lavorate seguendo uno sguardo “straniero”, abbracciano le parole di chi, da anni, è cuore pulsante del territorio.
Un racconto pensato per il turista attento non solo alla dimensione culturale, storica e architettonica, ma anche a quella umana ed emozionale dei luoghi che scopre e calpesta.
Un nuovo modo di presentare la città, ai suoi cittadini e al mondo.
Francesco Bozzo è un fotografo. Nella seconda metà del ‘900 è cresciuto nel centro storico di Cosenza. Da 27 anni vive in Australia e l’inverno scorso è tornato in Calabria. Vi rimarrà per tutto il 2022. Da qualche mese va scattando foto in giro per la città, nei dintorni e nel resto della regione.
“Voglio raccontare la mia terra al mondo. Ho chiesto a Claudio Dionesalvi di aiutarmi a corredare di parole le immagini che ho catturato nel mio cammino. Non volevo, però, le solite didascalie da depliant, piene di storie che tutti già conoscono e che si possono trovare nel web. Gli ho proposto, quindi, di narrare questi luoghi in modo non convenzionale. Mi preme che le mie fotografie e suoi testi suscitino curiosità, voglia di studiare e approfondire, vedere e gustare da vicino”, ha affermato Bozzo.
Da questa collaborazione, sono nate pagine fatte di intrecci di storia e pseudo-storia, presente e passato, antropologia, letteratura, oralità, vita sociale e mitologia. Una pubblicazione di 64 pagine sul centro storico di Cosenza.
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