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San Vitaliano. Furrer: “Un successo andato ben oltre i numeri straordinari delle presenze”

Nota dell’assessora alle Attività EconomicheGiuliana Furrer
C’è una città che si è ritrovata. Una comunità che, per tre giorni, ha scelto di “abitare” il centro storico non solo con i passi. La festa di San Vitaliano ha ridato luce a Catanzaro, riportando in superficie un desiderio profondo di partecipazione, condivisione, identità.
Tre giorni intensi, ricchi di appuntamenti religiosi, culturali ed enogastronomici, che hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini e visitatori, restituendo alla città un forte senso di appartenenza e condivisione.
È stato un successo che va ben oltre i numeri – pur straordinari – delle presenze. Oltre 30mila persone solo all’International Street Food, che ha trasformato Corso Mazzini in un caleidoscopio di sapori, profumi e convivialità. Un risultato che si accompagna al grande apprezzamento per il percorso enogastronomico identitario curato dai ristoratori locali, anch’essi soddisfatti per l’ottimo riscontro in termini di presenze e vendite. Numerosi gli espositori, tra artigiani e produttori, che hanno espresso il desiderio di tornare a Catanzaro in occasione di nuove iniziative, segno di una città che torna ad essere punto di riferimento e occasione concreta di lavoro e visibilità.
Ristoratori, artigiani, produttori locali hanno lavorato con entusiasmo, raccogliendo risultati importanti e riconoscimenti sinceri da parte di cittadini e turisti. E molti tra gli espositori hanno già chiesto di tornare, segno che qualcosa di autentico e prezioso si è acceso.
Ma la festa è stata anche cultura e bellezza. Le visite guidate al Teatro Politeama hanno registrato il tutto esaurito per entrambe le serate, con aperture straordinarie fino a notte inoltrata. Così come grande affluenza si è registrata alla mostra “Velluto e Vitaliano” e al percorso “Vitaliano oltre”, con più di 500 presenze nella sola giornata di martedì. E poi anche i due eventi di Artemide, che hanno fatto registrare entrambe il sold out.
C’è un dato di sintesi che, alla fine, merita di essere sottolineato per l’importanza che riveste: i tre giorni di festa hanno creato un incrocio felice tra il desiderio di svago e divertimento e quello di conoscenza della storia e delle tradizioni. Un salto di qualità fuori dall’ordinario, un risultato fausto, tutt’altro che scontato e che pure è stato raggiunto nel contesto di una festa patronale.
Anche il sistema dell’accoglienza ha lavorato in maniera significativa: basti pensare che i soli operatori dello street food hanno coperto oltre un centinaio di posti letto, contribuendo alla positiva ricaduta economica sul territorio.
Nel segno della devozione e della partecipazione popolare, San Vitaliano torna a essere un simbolo vivo, condiviso, riconosciuto. La città ha riscoperto il valore della sua festa patronale non solo come evento religioso, ma come momento collettivo di rigenerazione del tessuto civile e sociale. Un cammino che unisce il sacro al profano, la spiritualità alla convivialità, e che conferma quanto la costruzione dell’identità urbana passi anche attraverso occasioni capaci di coinvolgere cittadini, operatori, istituzioni e realtà associative. Catanzaro ha dimostrato che è possibile tenere insieme tradizione e innovazione, memoria e visione. E che dalle sue radici può ancora rinascere una nuova energia civica, capace di guardare avanti con orgoglio e fiducia.
A rendere possibile tutto questo è stato l’impegno corale di tantissimi: organizzatori, operatori culturali, forze dell’ordine, volontari, associazioni, commercianti, artisti, giornalisti, tecnici. A tutti loro va un grazie sentito e sincero. Hanno costruito, insieme, una festa che ha restituito senso alla parola “comunità”. Così come, un ringraziamento sentito e sincero vada agli esercenti che hanno aderito al percorso enogastronomico identitario sposando la nostra idea di collaborazione tra pubblico e privato e gettando così le basi per un format replicabile in futuro, come confermano i numerosi apprezzamenti che stiamo ricevendo ancora in queste ore.
Siamo consapevoli che questo “esperimento” potrà essere migliorato, limato, rilanciato facendo tesoro delle criticità sollevate, delle difficoltà fisiologiche, dei rilievi avanzati con dovizia di argomentazione dagli operatori che bene conoscono la complessità di un sistema arduo da governare. Ma noi siamo pronti a metterci in gioco per il bene della città, pronti all’ascolto e a costruire insieme questo percorso di rinascita.
San Vitaliano, con la sua figura mite e radicata nella storia di Catanzaro, è stato il filo che ha unito il sacro al quotidiano, la spiritualità alla festa. E la città ha risposto con affetto, presenza, partecipazione.
Catanzaro ha bisogno – e voglia – di sentirsi unita. E iniziative come questa non solo celebrano il passato, ma costruiscono il futuro. Insieme.
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