Stiamo vivendo un tempo molto buio sul piano della qualità della rappresentanza di una classe politica e dirigenziale che non valorizza la società civile, con la partecipazione attiva dei cittadini.
Una buona governance a livello locale può diventare uno strumento pratico per migliorare la qualità della vita.
Erroneamente si pensa che la cittadinanza attiva si esprima ogni cinque anni attraverso il voto: ricordo che “la sovranità appartiene al popolo”, i nostri Padri costituenti hanno scelto l’espressione forte “appartiene”, che è un termine molto preciso.
In altre parole la cittadinanza attiva diceva Aristotele:” iniziare delle buone abitudini le fa poi diventare consuetudini e pratiche facili da ripetere”, noi purtroppo siamo radicati in una regione storicamente complessa, dove è radicata una cultura della delega, in questo quadro, noi cittadini stiamo subendo, perché non riusciamo a mettere a nudo i comportamenti scorretti.
Un altro fattore della democrazia rappresentativa è costituito dal venir meno del rapporto, fino a due decenni fa mediato dai grandi partiti di massa, tra società e istituzioni.
E’ crollata la credibilità dei partiti, è scomparsa la militanza e la passione che animavano la loro vita interna e, con esse, la partecipazione e il coinvolgimento diretto dei cittadini nella vita politica.
Mi auguro in un risveglio delle coscienze, parlo di chi ha impostato una politica di chiusura e di esclusione che è diventata intollerabile. Oggi dico ai politici, fatevi un esame di coscienza e bocciatevi.
Francesco Rogolino
Di seguito la nota:
La presente per richiedere un intervento urgente, manca da quasi 1O giorni l’acqua nella zona di campicello a Pellaro i disagi aumentano sempre di più per numerose famiglie a causa di questa prolungata sospensione della fornitura idrica senza sapere la causa della mancata erogazione.
E’ diventata una consuetudine che Improvvisamente viene interrotto il servizio di erogazione idrica senza neanche comunicarlo ai Cittadini che restano ignari ad
aspettare che il servizio venga ripristinato, ciò dovrebbe essere configurato come un reato, sicuramente la giurisprudenza è su questa linea.
L’erogazione dell’acqua costituisce un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione arreca dei danni rilevanti.
L’Amministrazione sta creando notevoli disagi a seguito dell’omessa fornitura di acqua potabile mai programmata e/o comunicata ai cittadini.
I disagi riscontrati sono ormai noti, come la difficoltà all’igiene personale e della casa, all’impossibilità di usare acqua calda, alla necessità di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari, disagi che si ripercuotano sul diritto alla qualità della vita di un’intera popolazione e ancor di più su bambini, anziani e disabili.
Oggi viviamo in una Terra dove da decenni prevale l’interesse di parte a discapito di quello collettivo e ancora una volta il cittadino resta inerme a queste vessazioni. lo mi auguro che si intervenga subito, però rimane evidente, un’accentuata discriminazione nei confronti di persone che soffrono già di un elevato disagio sociale, ma ancor più è evidente, che emergono gravi inadempienze da parte di chi avrebbe dovuto dare attuazione del servizio o quanto meno fornire una minima comunicazione e giustificazione sulle eventuali ragioni di tale disservizi.
Ricordo sempre che la periferia dovrebbe essere più attenzionata, una buona amministrazione si adopera per rendere i quartieri più belli e più sicuri.
Una buona amministrazione sa ascoltare le persone e le rende partecipi nel momento in cui si organizzano eventi, manifestazioni riguardanti la città, una buona amministrazione sa dare soluzioni e sa risolvere i problemi.
Cordiali saluti
Francesco Rogolino