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A Cosenza due giornate di studio sul botulismo

Una due giorni di confronto scientifico, formazione e sensibilizzazione dedicata a una delle patologie più rare ma più insidiose: il botulismo.

È il convegno “Botulino: il veleno che ferma il respiro – Il valore della tradizione, l’importanza della prevenzione”, in programma il 26 e il 27 novembre presso l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Cosenza, promosso dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza con il patrocinio della Regione Calabria, dell’Università della Calabria, dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e degli ordini professionali sanitari territoriali.

L’iniziativa nasce – ha sottolineato il prof Andrea Bruni, promotore dell’assise congressuale – all’indomani della gestione del cluster da intossicazione botulinica verificatosi lo scorso mese di agosto in provincia di Cosenza, dalla consapevolezza che, pur trattandosi di una malattia rara, il botulismo rappresenta una vera emergenza sanitaria per la rapidità con cui può compromettere la funzione respiratoria e per la complessità della gestione clinica. Abbiamo ritenuto opportuno un confronto con la comunità scientifica con l’obiettivo di affrontare temi cruciali quali diagnosi precoce, disponibilità dell’antitossina, gestione ventilatoria del paziente critico e supporto nutrizionale, ma anche temi divulgativi, come la sicurezza alimentare e la necessità di coniugare la tradizione gastronomica calabrese con la prevenzione”.

La prima giornata si aprirà con la testimonianza di Gaia Vitiello, giovane vittima di intossicazione botulinica e oggi voce significativa per la sensibilizzazione sul tema. Seguiranno due contributi dedicati alla gestione logistica dell’emergenza: La filiera del soccorso militare nell’emergenza sanitaria”, a cura del Tenente Generale Carlo Catalano, Ispettore Generale della Sanità Militare e Capo del Corpo sanitario dell’Esercito e la Procedura di autorizzazione alla mobilizzazione dell’antitossina botulinica dalla Scorta Nazionale Antidoti e Farmaci”, presentata dalla dott.ssa Francesca Zaffini, Direttore dell’Ufficio Gestione Sanitaria dell’Emergenza del Ministero della Salute.

Al centro dei lavori della giornata anche la Lectio Magistralis del prof. Carlo Locatelli, sul tema “Intossicazione botulinica: dalla diagnosi clinica al trattamento”, introdotta dalla prof.ssa Franca Melfi, e la tavola rotonda “Invisibile e letale: il percorso clinico del botulismo”.

La seconda giornata sarà articolata in due sessioni. La prima, “Intossicazione da botulino: diagnosi e gestione delle complicanze cliniche”, ospiterà tra gli altri l’intervento del prof. Fabrizio Anniballi, responsabile del Centro di riferimento nazionale per il botulismo, dedicato alla sintomatologia e alla diagnosi laboratoristica. La seconda sessione, “Botulismo e gestione dell’emergenza: stato attuale e programmazione futura”, approfondirà il rischio nell’agroalimentare, la pianificazione dell’emergenza per afflusso massiccio, la gestione dei cluster e le prospettive future, con una relazione del Direttore Generale Vitaliano De Salazar.

Di particolare rilievo la Lectio Magistralis del prof. Paolo Navalesi, docente di Anestesiologia all’Università di Padova, su “La gestione ventilatoria del paziente con botulismo”, introdotta dal prof. Eugenio Garofalo.

Nel corso delle due giornate saranno affrontati anche gli aspetti epidemiologici, tossicologici e laboratoristici del botulismo, con un’attenzione specifica alle emergenze alimentari e alla preparazione dei sistemi sanitari in caso di eventi biologici. Il programma prevede tavole rotonde, sessioni di discussione e momenti di confronto interdisciplinare che coinvolgeranno medici, biologi, farmacisti, infermieri e operatori dell’emergenza, con un duplice obiettivo: migliorare la capacità di diagnosi e intervento e promuovere una cultura della sicurezza alimentare e sanitaria, nel rispetto delle tradizioni e con un approccio scientifico aggiornato.

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