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Comunità Progetto Sud invita all’incontro letterario nel cuore dell’istmo. Francesco Bevilacqua apre la piccola rassegna con la sua “Calabria esotica, il paesaggio rivelato”

Giovedì 24 luglio ore 18:30 tra gli ulivi della varietà carolea a Settingiano, città nel cuore dell’istmo d’Italia, Francesco Bevilacqua dialoga con Giacomo Panizza e Maria Pia Tucci di “Calabria esotica, il paesaggio rivelato” ultimo volume dello scrittore e cercatore di luoghi perduti, edito da Rubbettino.

Un appuntamento che vuole aprire le porte del Casale Carolea, uno dei luoghi della Comunità Progetto Sud, e tessere il dialogo tra letteratura e natura grazie a uno dei maggiori conoscitori di una Calabria che si rivela solo se attraversata con lo stesso sguardo e la stessa delicatezza riservate a ciò che è fragile e forte allo stesso tempo.

L’evento è stato pensato al tramonto per godere della luce magica del luogo e della frescura della sera.

Francesco Bevilacqua si definisce cercatore di luoghi perduti. Quando qualcuno gli chiede cosa fa nella vita risponde: “curo una malattia epidemica in Calabria, l’amnesia dei luoghi, che produce nella gente uno stato di coma neurovegetativo topografico. Per guarire dal quale promuovo cliniche dei risvegli e prescrivo come cura l’omeopatia del brutto e l’oikofilia.

Tutto con metodi naturali: cammini, libri, foto, filmati, narrazioni”. Descrive il suo modo di viaggiare come stanzialità errante, i cui mezzi sono le gambe e l’istinto, affinati dall’esperienza della natura e della montagna, dallo studio e dalla lettura.

Sui temi dedicati alla riscoperta dei parchi, del viaggio, del paesaggio, delle bellezze naturali calabresi e sulla loro percezione in narratori e viaggiatori ha scritto quindici libri. Altri tre li ha dedicati al rapporto tra uomo e natura. Un altro è un compendio ragionato di commenti a 100 libri per comprendere la Calabria, tra letteratura, storia, geografia, scienze sociali.

Calabria esotica, il paesaggio rivelato

Negli ultimi anni, importanti giornali esteri hanno risvegliato l’interesse dell’opinione pubblica sul patrimonio paesaggistico, culturale, agro-alimentare ed enogastronomico della Calabria. La regione è stata descritta come un’inedita meta di viaggio nel cuore del Mediterraneo, ai margini del Vecchio Continente, una terra ancora in gran parte incognita, che merita d’essere scoperta da viaggiatori dal palato buono. Così la regione ha finito col rappresentare il vero esotico d’Europa, un mondo cioè lontano, non ancora interamente contaminato dalla modernità. A guardar bene, la Calabria annovera dentro di sé tutte le categorie più tipiche dell’esotismo: è neo-autentica perché si può venire a contatto con forme di esistenza arcaiche o poco artefatte; è neo-selvaggia, perché colline e montagne sono state riavvolte da foreste e macchie lussureggianti; è neo-pittoresca, perché alle forme ed alle rovine della storia si aggiungono quelle della contemporaneità; è neomagica, perché nell’era dell’assolutismo razionalistico, essa conserva relitti di irrazionalità difficilmente rinvenibili nel resto del mondo civilizzato.

Questo libro vuol dunque essere: sintesi (l’introduzione e il saggio), rivelazione (il ricco corredo fotografico), testimonianza (l’antologia di testi di viaggiatori, narratori, descrittori) dell’esotismo della Calabria attuale e, in particolare, quello di un paesaggio che racchiude in sé, come un caleidoscopio, tutti i paesaggi euro-mediterranei e, diversamente da quanto si crede, offre ancora mille occasioni, a visitatori ed abitanti, per viaggiare o vivervi “diversamente felici”.

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