È ufficialmente partito il Grest “Che Estate a San Luca”, un’iniziativa educativa e ricreativa rivolta ai bambini e ai ragazzi del territorio, che quest’anno ha registrato la partecipazione di 169 minori, confermandosi come uno dei punti di riferimento più significativi per l’intera comunità.
Il progetto, inserito nel Tavolo Tecnico Permanente Infanzia e Minori riattivato presso il Comune di San Luca, è sostenuto e patrocinato dall’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dalla Terna Commissariale del Comune di San Luca, dal CSI Reggio Calabria, dalla Caritas diocesana di Locri-Gerace, da Libera, dal Comitato Territoriale FIPAV di Reggio Calabria e dalla Parrocchia Santa Maria della Pietà di San Luca guidata da don Gianluca Longo.
L’obiettivo dell’iniziativa è offrire ai giovani del territorio opportunità concrete di socializzazione, crescita personale e contrasto al disagio giovanile, in un contesto sicuro, accogliente e stimolante.
La giornata inaugurale si è svolta in un clima di grande entusiasmo, tra sorrisi, giochi, attività creative e momenti di condivisione che hanno coinvolto bambini, famiglie, animatori e volontari. Un’esperienza educativa ad alto impatto sociale, pensata per rafforzare i legami comunitari e offrire nuove prospettive ai più piccoli.
Nel corso delle prossime settimane, il Grest proporrà un ricco calendario di attività: laboratori espressivi, sport, esperienze ambientali, uscite culturali e momenti di riflessione.
“Investire sui bambini e sulle bambine di San Luca significa investire sul futuro di questa comunità. L’entusiasmo e la partecipazione che abbiamo visto oggi sono il segnale più bello e più forte che potessimo ricevere” – ha dichiarato il dott. Emanuele Mattia, Garante metropolitano per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Anche il Commissario prefettizio Antonio Reppucci ha voluto esprimere il proprio sostegno all’iniziativa, sottolineandone il valore per l’intero territorio:
“Un’importante e significativa iniziativa culturale, sociale ed educativa, che potrà fortemente agevolare, in proiezione futura, la maturazione e formazione di cittadini maturi, responsabili e consapevoli. Un’esperienza che può contribuire alla crescita e alla diffusione più profonda dei diritti di cittadinanza, a far fertilizzare lo spirito pubblico e il senso di appartenenza comunitaria, instillando fecondamente nei ragazzi il valore della partecipazione popolare, dell’interesse pubblico e del bene comune, della legalità come stella polare del vivere civile.”
Il progetto “Che Estate a San Luca” continuerà fino alla fine di agosto, rappresentando una concreta testimonianza di come, attraverso la collaborazione tra istituzioni, enti del terzo settore, la comunità ecclesiale e la società civile, sia possibile costruire percorsi di speranza, educazione e rinascita per le nuove generazioni.