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Emergenza economica per i docenti fuori sede della classe A046. CNDDU: “Stipendi insufficienti, spese alle stelle. Educare ai diritti vivendo senza diritti”

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende denunciare con forza la gravissima situazione economica in cui versano migliaia di docenti fuorisede, in particolare quelli della classe di concorso A046 – Scienze giuridico-economiche, costretti a vivere lontani dalla propria famiglia, spesso in città ad alto costo abitativo, senza un’adeguata tutela economica o sostegno istituzionale.
Secondo gli ultimi dati ISTAT 2025, vivere da soli costa in media 1.972 euro al mese, il 70% in più rispetto a chi condivide un’abitazione con un’altra persona e il 60% in più rispetto a una famiglia di tre persone. Le spese fisse – affitto, bollette, trasporti, alimentazione – gravano interamente su una sola persona, rendendo impossibile arrivare a fine mese con stipendi netti che raramente superano i 1.400-1.600 euro mensili per un docente neoimmesso.
Tra le voci più onerose:
⦁ Affitto: una stanza singola può costare oltre 600 euro a Milano e 550 a Roma, escluse le spese di agenzia, caparra, e registrazione contratto.
⦁ Bollette e utenze: superano spesso 150-200 euro mensili, complici i rincari energetici.
⦁ Cibo: la spesa alimentare per un single, secondo Coldiretti, raggiunge i 337 euro al mese, ben il 53% in più rispetto alla spesa pro capite in nuclei familiari.
⦁ Trasporti: tra mezzi pubblici e spese per l’automobile, si arriva facilmente a 300 euro mensili.
A fronte di un totale mensile di spesa tra 1.500 e 2.000 euro, è evidente che il costo della solitudine diventa un fardello economico insostenibile, soprattutto per chi ha scelto l’insegnamento come missione civile e sociale.
La classe di concorso A046, centrale per la formazione alla cittadinanza attiva, all’educazione economica e ai diritti umani, è composta da docenti troppo spesso penalizzati nei trasferimenti, esclusi dalle graduatorie utili al rientro e costretti a permanere in regioni lontane anche per lunghi periodi. Molti vivono senza rete familiare, in condizioni di forte precarietà emotiva ed economica, con ripercussioni anche sul benessere psicologico e sulla qualità dell’insegnamento.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani chiede con urgenza:
⦁ Politiche abitative e fiscali di sostegno per i docenti fuorisede (detrazioni affitto, contributi per le utenze, bonus trasporti);
⦁ Assegnazioni interprovinciali agevolate per chi è costretto da anni lontano dalla propria residenza familiare;
⦁ Riconoscimento della condizione di disagio economico e sociale del personale docente A046, spesso dimenticato nei tavoli di contrattazione;
⦁ Incremento degli stipendi docenti, tenendo conto del reale costo della vita nel 2025.
Non possiamo più tollerare che coloro che educano alle regole della convivenza democratica, all’etica pubblica e alla cittadinanza attiva siano abbandonati a una condizione di povertà e solitudine.
È tempo che la politica si assuma la responsabilità di garantire dignità e giustizia sociale a chi forma le nuove generazioni.

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