“A un anno dalle elezioni europee del 9 giugno 2024, è il momento di tirare le somme. Dodici mesi di lavoro intenso al Parlamento europeo, con una bussola chiara: difendere l’interesse nazionale, far sentire la voce del Mezzogiorno che non si arrende e portare risultati concreti per la Calabria e per l’Italia.
Ho scelto di non limitarmi a presenze simboliche o a parole di circostanza. Ho lavorato ogni giorno con serietà e determinazione. In un anno ho presentato 343 emendamenti, da primo firmatario o cofirmatario, contribuendo in modo diretto al miglioramento dei testi legislativi che incidono sulla vita quotidiana di cittadini, imprese, agricoltori e lavoratori.
Sono stato relatore ombra su 16 dossier europei e relatore sullo sviluppo delle zone rurali attraverso la politica di coesione, assumendomi la responsabilità di guidare e negoziare norme fondamentali per il futuro dell’Unione. Non ho mai fatto mancare la mia voce nei momenti decisivi: 13 interventi in plenaria a Strasburgo, sempre per portare avanti le ragioni dell’Italia che produce, del Sud che vuole contare, della Calabria che chiede rispetto.
In ogni mia azione ho messo al centro le nostre piccole e medie imprese, che sono la vera spina dorsale dell’economia italiana e che troppo spesso vengono penalizzate da un’Europa lontana dai territori. Le PMI hanno bisogno di sostegno concreto, meno burocrazia, più accesso ai fondi, più libertà di crescere e creare lavoro vero.
Ugualmente fondamentale è investire nei giovani e nei territori, per fermare la fuga di talenti e restituire speranza e opportunità alle nuove generazioni. Lo sviluppo dell’Italia passa dai suoi territori più fragili, che devono diventare protagonisti di una stagione di crescita e coesione.
Particolare attenzione dedico anche alla tutela dei consumatori, affinché in Europa si garantiscano diritti chiari e concreti, sicurezza nei prodotti e trasparenza, valori essenziali per proteggere famiglie e cittadini da pratiche sleali o ingannevoli.
Lavoro in Europa per una visione chiara: un’Unione che protegge, non che impone; che investe dove c’è bisogno, non che moltiplica la burocrazia; che rispetta l’identità dei popoli e valorizza ogni territorio.
La Calabria non è periferia, è frontiera strategica del Mediterraneo. E ha bisogno di infrastrutture, sicurezza, sviluppo e lavoro vero. Ma anche l’Europa ha bisogno della Calabria: della sua posizione, della sua cultura, della forza della sua gente.
Questo è solo l’inizio. Continuerò con ancora più determinazione a difendere i nostri valori, a portare a Bruxelles le istanze del territorio e a costruire un’Europa che non sia solo teorica, ma concreta, giusta e vicina a chi lavora e produce.
Un’Europa che ascolta, che rispetta, che agisce.
Ora come allora, il mio impegno è portare il meglio del Sud in Europa”.
Lo afferma in una nota Denis Nesci, Eurodeputato al Parlamento europeo – Gruppo ECR / Fratelli d’Italia.