“Siamo ormai abituati, purtroppo, ai toni allarmistici del consigliere comunale Massimo Ripepi. Anche sulle ultime vicende che interessano gli accertamenti su alcuni edifici pubblici, il consigliere comunale si è distinto per quegli stessi eccessi che, ormai, identificano il suo approccio incline a rappresentare in maniera distorta la realtà”. E’ quanto affermano gli esponenti del gruppo DP a Palazzo San Giorgio che, in una nota stampa, mettono in guardia l’opinione pubblica rispetto “alla fondatezza delle notizie che l’esponente del centrodestra veicola attraverso i suoi canali social”.
“Sebbene i cittadini stiano prendendo coscienza dello stile poco istituzionale di chi mostra una certa disinvoltura nel presentare versioni semplicistiche rispetto a problematiche complesse, evidentemente al fine di ottenerne un vantaggio politico – affermano – riteniamo importante mantenere alta la vigilanza su chi tende a diffondere narrazioni distanti dalla realtà”.
“Anche a fronte delle gravi oscenità rivolte al sindaco Falcomatà o i violenti attacchi ai colleghi di maggioranza, che vanno stigmatizzati con forza e determinazione, – aggiungono da DP – un discorso diverso va fatto su dichiarazioni che riguardano temi complessi e questioni delicate che rischiano di minare la serenità della comunità reggina”.
“I toni catastrofistici utilizzati da Ripepi sulla vicenda degli immobili comunali – spiegano – vanno respinti, per evitare di alimentare inutili e deleteri stati di smarrimento nella popolazione. Nessun immobile è pericolante, non esiste alcun rischio di crollo. Il lavoro degli uffici comunali, come avviene normalmente da anni, è incentrato a garantire la massima sicurezza e, laddove individuate eventuali criticità, programmarne la risoluzione. Nel caso di specie tenendo anche in considerazione l’aggiornamento normativo in materia che incide, ovviamente, pure su immobili costruiti decine e decine di anni fa”.
“Riteniamo indispensabile un approccio responsabile – concludono i Consiglieri Dp – a maggior ragione su vicende come queste, rispetto alle quali serve preventivamente un confronto con chi detiene la responsabilità politica e amministrativa per conoscere, approfondire ed eventualmente in un secondo momento passare alla proposta o alla critica, possibilmente costruttiva. Diversamente si rischia di diffondere informazioni inesatte al solo fine di avere visibilità mediatica”.