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“Un nuovo volto per Polsi” all’Unical

Sono le ore 14.00 in punto del 18 marzo 2025 quando nella Sala Stampa del Centro Congressi “B. Andreatta” dell’Università della Calabria la promessa di una rivoluzione dal basso prende forma: la lezione è il docufilm “UN NUOVO VOLTO PER POLSI” scritto e diretto dalla regista Angelica Artemisia Pedatella, prodotto dallo sforzo congiunto di più partner coordinati dalla coraggiosa maestra Francesca Moricca e capeggiati, nonché finanziati dall’Istituto Comprensivo Pentimalli di Gioia Tauro e dal suo dirigente Domenico Pirrotta. Si tratta di un’operazione straordinaria iniziata nel febbraio 2024, un vero e proprio viaggio di bambini e docenti di una scuola che intendono “occupare” simbolicamente Polsi: vogliono occupare questo luogo con il loro desiderio di futuro, scacciando definitivamente l’ombra di malavita che per molto tempo ha impedito a questo posto di essere pienamente riconosciuto come faro spirituale. San Luca, con i suoi bambini, rivendica il diritto a una nuova narrazione e a una nuova vita. A raccontare la svolta c’è anche la dirigente scolastica Daniela Perrone, perché le istituzioni in questa narrazione hanno un ruolo determinante. Dalla sua prima proiezione lo scorso 18 settembre a oggi, il docufilm ha aperto numerose porte e oggi grazie al prof. Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’Antimafia all’Unical, diventa una lezione per tutti. Portare i progetti realizzati sul territorio all’università era una promessa che il team della Compagnia Teatrale BA17 aveva fatto e che oggi, grazie a questa formula di necessaria sinergia, obiettivi comuni, etica e solidarietà, diventa concretezza. Portare le opere culturali realizzate tra la gente negli spazi dello studio universitario, analizzare le realtà che a questa cultura alternativa danno vita, significa di fatto iniziare un cambiamento che si fonda su dati concreti. La valorizzazione del Santuario di Polsi, raccontato attraverso gli occhi dei bambini che vi accedono e lo occupano, è il filo conduttore di un progetto che parte dall’idea di narrare la vera realtà delle comunità calabresi che tutti i giorni vivono una vita normale che però diventa faticosa ogni qualvolta l’etichetta del malaffare viene loro appiccicata addosso solo perché appartenenti a un determinato territorio. Mettere al centro il lavoro di una scuola che si trasforma in un istituto di promozione sociale diventa, nella testa della regista, il vero nocciolo narrativo: raccontare le straordinarie persone che dall’apice al basso concorrono a strutturare un’altra storia della Calabria. Un progetto di grande respiro, coraggioso, realizzato in una sperimentazione artistica e documentaristica totale, alla ricerca dell’attimo che trasforma la realtà. La nuova storia di Polsi è appena iniziata e i suoi protagonisti sono stavolta le persone che nel quotidiano cambiano il mondo e imparano a raccontarlo a modo loro. _ _

 

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