Si è svolto presso il Castello Aragonese di Reggio Calabria un interessante convegno promosso dal Rotary Club Sud Parallelo 38 sul delicato e spinoso tema dell’interdittive antimafia. Tra gli illustri ospiti esperti della materia e giuristi di rango molto interesse ha suscitato l’intervento del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno Wanda Ferro la quale ha evidenziato come l’impegno del Ministero sia tutto concentrato sulla risoluzione di problemi ancora irrisolti quale la giusta mediazione tra ipotesi di reato e accertamento del reato stesso. Ai fini dell’adozione di un’interdittiva antimafia, prosegue il Sottosegretario, è sufficiente la presenza di un quadro indiziario e fattuale complessivo che comporti non la certezza, ma il rischio o il pericolo dell’infiltrazione e del condizionamento mafioso nelle scelte gestionali dell’impresa attenzionata, all’esito di un giudizio di possibilità sulla base di elementi sintomatici che l’attività economica possa, anche in maniera indiretta, agevolare le attività criminali o esserne in qualche modo condizionata.
Grande apprezzamento da parte dell’onorevole Wanda Ferro agli indirizzi del Presidente del Rotary Club Parallelo 38 Monica Falcomatà per aver organizzato un evento su un tema di grande importanza ed attualità. Il Sottosegretario ha analizzato, seppur brevemente, la disciplina degli strumenti di bonifica aziendale regolati dal Codice Antimafia e, in particolare, si sofferma in Ministro sulla regolamentazione della nuova misura di prevenzione collaborativa ex art. 94-bis introdotta con il Decreto-legge del 6 novembre 2021, n. 152. Molto critico ma fiducioso il Prof. Luciano Maria Delfino componente del comitato scientifico di Filodiretto il quale afferma che la normativa è sbagliata in radice, quello che manca, a parere del professore, è un’azione giurisdizionale e un’azione legislativa che non precluda e non conculchi i diritti. Molto ampia la relazione del componente del comitato scientifico che non lascia dubbi sulla necessità di riformare la normativa anche alla luce dei sui studi e delle sue pubblicazioni sul tema uno tra tutti “Interdittive antimafia tra dogmatismo e prassi: analisi della struttura di un istituto ancora alla ricerca di un senso”.
Anche il già Prefetto della Repubblica e Consigliere della Corte dei Conti Franco Musolino ha espresso le sue perplessità sulla materia. La normativa antimafia, prosegue, nasce più di quarant’anni fa quando ancora non erano presenti tutte queste nuove tecnologie ed oggi è opportuna una riqualificazione riguardante lo strumento delle interdittive antimafia. Bisognerebbe oggi, parlando solo delle certificazioni, deburocratizzare questa materia e non approcciarsi ad essa come se fosse una mera certificazione di residenza. L’avvocato Monica Falcomatà che ha organizzato e moderato il convegno si è soffermata sull’importanza dello Stato nel contrastare le mafie senza alcuna sorta di compromessi e pone uno spunto di riflessione molto importante. In realtà, prosegue Falcomatà, le applicazioni di queste misure interdittive hanno delle forti ripercussioni sociali sia dal punto di vista economico che istituzionale; dobbiamo, dunque, interrogarci di conseguenza sulla reale efficacia dell’istituto.
Tra i contributi apportati al tavolo di confronto anche la senatrice Tilde Minasi che ha illustrato il suo lavoro in commissione antimafia richiamando il suo emendamento sulla materia. L’incontro ha registrato anche i preziosi spunti di riflessione offerti dalla Professoressa Anna Romeo docente di diritto amministrativo dell’Università di Messina, Francesco Caridi consigliere dell’ordine dei commercialisti di Reggio Calabria e Giuseppe Fabert vicepresidente di Confindustria Reggio. Le conclusioni sono state tratte dal Governatore Maria Pia Porcino la quale ha evidenziato l’importanza ad ogni latitudine del Club Rotary quale promotore di corrette condotte sociali volte a rendere la società sempre migliore soprattutto nel contrastare condotte criminali, ingiuste e volte alla criminalità. All’incontro hanno collaborato e partecipato tutti i presidenti dei Rotary del distretto quali Rotary Club Reggio Calabria, Rotary Club Reggio Calabria Nord, Rotary Club Reggio Calabria Est, Rotary Club Amphisya Roccella Jionica, Rotary Club Polistena, Rotary Club Locri, Rotary Club Palmi, Rotary Club Nicotera, Rotary Club Medmea e Roary Club Melito Porto Salvo Area Grecanica.