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Da agente immobiliare a Mr EPT: la storia del nostro Salvatore Bonavena

Quella di Salvatore Bonavena è una storia che fa sognare qualunque appassionato di poker. Nato a Cessaniti, un piccolo comune in provincia di Vibo Valentia, “Sasà” è riuscito a trasformare una passione nata per caso in una vera e propria carriera di successo che lo ha portato a vincere oltre 3 milioni di euro in tornei live.

 

Inizia tutto nei primi anni 2000, quando Bonavena, a quei tempi agente immobiliare, si imbatte in una trasmissione televisiva sulle World Series of Poker. Lì nacque la scintilla per il Texas Hold’em, un amore a prima vista che lo spinse a studiare il gioco e a confrontarsi con i più appassionati. Questo lo portò a frequentare assiduamente i casinò, partecipando a molti tra cash game e tornei.

Una carriera brillante

Nel 2006 arrivarono i primi risultati, un terzo posto al Texas Hold’em Italian Championship di Sanremo gli fruttò 7.150 euro, ma fu solo l’inizio. Bastarono un paio d’anni per far sì che il poker per lui divenisse un lavoro a tutti gli effetti, con guadagni che superavano i 160.000 euro. Ma la vera svolta arrivò nel 2008, quando Salvatore si impose all’European Poker Tour di Praga, portando a casa un premio di 774.000 euro e guadagnandosi a pieno titolo il soprannome di “Mr EPT”.

 

Una vittoria storica per tutto il poker italiano. Al tavolo finale, infatti, per la prima volta nella storia tre connazionali si sfidarono per il titolo. Il trionfo di Bonavena, arrivato al termine di un heads-up tutto tricolore contro Massimo Di Cicco, aprì la strada a una stagione d’oro per il calabrese e diede un impulso decisivo alla diffusione del poker in Italia.

 

Dal 2008 al 2014, Sasà collezionò una serie di successi che lo consacrarono come uno tra i migliori player italiani nel circuito internazionale. Il periodo più brillante della sua carriera, caratterizzato da una costanza di rendimento invidiabile. Col tempo, però, i risultati cominciarono a rallentare, complici un allontanamento graduale dal gioco e l’evoluzione del field, arricchito di giocatori sempre più esperti.

Presente e futuro

Oggi, all’età di 57 anni, Salvatore continua a calcare i green del poker live, seppur con minore frequenza rispetto al passato. I diversi impegni familiari e lavorativi gli consentono al massimo il tempo per un torneo al mese, un ritmo lento che anche lui ammette di non essere sufficiente per mantenersi al top. “Il primo giorno serve per ricominciare e risalire in pista”, confessa Sasà, “ma dopo si torna in forma!”

 

In ogni caso, nonostante la “ruggine” accumulata nei periodi di stop, la passione non è diminuita. I suoi programmi per il futuro includono la partecipazione ai tornei italiani e alle tappe EPT più accessibili, con un occhio di riguardo per l’Omaha, che predilige in momenti di relax tra un torneo e l’altro. Nel suo futuro c’è anche il sogno di un ritorno a Las Vegas per le World Series of Poker, a dimostrazione che la fiamma del poker arde ancora nel cuore di questo campione calabrese che ha saputo scrivere pagine indimenticabili nella storia della disciplina.

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