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Operazione “Nuove leve”: concessi gli arresti domiciliari a Elio Arcangelo Morfea di Sinopoli

La Corte di appello di Reggio Calabria, II Sezione penale, in accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Alvaro del Foro di Palmi, ha concesso gli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, in favore di Elio Arcangelo Morfea, ventottenne di Sinopoli, imputato nel procedimento penale denominato “Nuove leve”, attualmente pendente in grado di appello.

Il giovane sinopolese, che era detenuto presso la Casa circondariale di Locri, era stato tratto in arresto nel mese di marzo dello scorso anno in forza di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Palmi a carico di undici indagati, tutti di giovane età, residenti nei territori di Seminara, Sinopoli, Melicuccà, Palmi e Cinquefrondi, accusati a vario titolo di reati in materia di detenzione, porto e messa in vendita di armi, comuni e da guerra, detenzione illecita di droga e danneggiamento.

L’ipotesi di reato formulata a carico del Morfea riguarda la detenzione illegale e l’offerta in vendita di un’arma da sparo al prezzo di 2.000,00 euro, aggravata dalla recidiva.

L’avvocato Giuseppe Alvaro, in ragione della ritenuta attenuazione delle esigenze cautelari, ha chiesto la sostituzione della misura cautelare carceraria, documentando la possibilità dell’imputato di espiare gli arresti domiciliari in un ambito territoriale diverso da quello in cui sarebbero maturati i fatti, in attesa della definizione del secondo grado di giudizio.

La Corte di appello di Reggio Calabria, visto il parere del Procuratore Generale, favorevole all’applicazione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ha accolto l’istanza difensiva.

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