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Bombardamento del ’43 a Cosenza, il sindaco Caruso: “Momento di riflessione per dire no alla guerra e promuovere la pace”

Il sindaco Franz Caruso ha partecipato alla commemorazione, organizzata dal Comitato Spirito Santo, del bombardamento su Cosenza del 12 aprile 1943 che provocò 75 vittime, tra cui 5 bambini che uscivano da scuola.

“Sono volentieri qui oggi – ha affermato il sindaco Franz Caruso – per commemorare quella tragedia, ma soprattutto per dar vita ad un momento di riflessione condivisa per dire no alla guerra e per promuovere la pace. Ringrazio il Comitato Spirito Santo ed il suo presidente, Giannino Dodaro, sempre molto attento alla cura di questo luogo e a non far passare inosservata questa ricorrenza, facendo un ottimo lavoro per la memoria collettiva. Ricordare, infatti, è fondamentale perché un popolo che non ha memoria non potrà avere un futuro. Dalle nostre radici, quindi, dobbiamo trarre i giusti insegnamenti affinchè i drammi e le negatività del passato non abbiamo più a ripetersi. Ciò è tanto più vero oggi, rispetto al momento difficile che stiamo vivendo. Ci sono tanti, troppi conflitti accesi nel mondo, uno dei quali, che dura veramente da troppo tempo, è nel cuore della nostra Europa a dimostrazione di come, nonostante tutto, sia difficile una pacificazione condivisa, basata sul dialogo, per ripudiare definitivamente la guerra”. Il sindaco Franz Caruso ha quindi plaudito alla messa in posa dell’opera in cartapesta dell’artista Aurelio Morrone “ con la quale – ha affermato Franz Caruso – si cura un ferita ancora aperta per la nostra città relativa alla scomparsa della scultura in bronzo realizzata dal maestro Cesare Baccelli che la donò a Cosenza in segno di affetto e di amore profondo per la città”.

“Sono contento di questa iniziativa del Comitato Spirito Santo – ha concluso il sindaco Franz Caruso – per l’attenzione straordinaria che ha per questo luogo e che non si concretizza solo nel ricordo di questo evento, ma anche con l’organizzazione di tante altre manifestazioni. In particolare Giannino Dodaro ed i membri del comitato si prendono cura personalmente dell’intero quartiere, non facendoci mancare i giusti pungoli e collaborando con la mia amministrazione comunale dando vita a diverse iniziative. Non ultimo l’impegno condiviso di riportare alla sua vocazione storica e naturale la fontana dello Spirito Santo, su cui abbiamo già cominciato a lavorare”.

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