Dopo l’ultimo evento di agosto, Minestra 2073, festival multidisciplinare che aveva visto la presenza di circa 1000 persone nel centro storico di Longobardi, l’associazione transfemminista Gynestra torna con un nuovo format, sabato 23 dicembre.
«What’s Happening, “Cosa succede” in inglese, prende spunto da alcuni fatti di cronaca accaduti che ci hanno dato la spinta per creare un momento di confronto con altre realtà, per riflettere sulle azioni da compiere insieme per contribuire al cambiamento del modello della società attuale, diventato quanto mai urgente e necessario» dicono le giovani donne del direttivo di Gynestra.
Si svolgeranno perciò una serie di eventi, il primo dei quali il 23 dicembre alle 22:00 al Teatro Don Silvio Celaschi di Longobardi, in cui si parlerà di volta in volta di cosa succede in Italia e nel mondo.
Il titolo è collegato anche all’happening, una manifestazione artistica d’avanguardia basata sull’improvvisazione e sul coinvolgimento del pubblico in luoghi non convenzionali.
Le realtà e gli artisti coinvolti
Ad essere coinvolte saranno anche altre associazioni che si occupano di transfemminismo e temi vicini a quelli trattati da Gynestra, diverse ad ogni incontro, e che interverranno all’interno di Punto Gy, un “salottino” in cui fare il punto su temi d’attualità. Ad intervenire sabato 23 dicembre sarà Collettiva Medusa, collettiva transfemminista autogestita presente in Unical da oltre un anno, il cui focus in questo periodo sono principalmente la questione palestinese, la violenza di genere e l’aborto. A dialogare con Gynestra e Collettiva Medusa ci sarà anche Lunastorta, giovane cantautrice cosentina che presenterà il suo brano inedito dedicato a Giulia Cecchettin, una delle numerose vittime di femminicidio in Italia, e a tutte le vittime di violenza di genere.
E dopo l’opening di Lunastorta, il live di Bassoprofilo, artista che mescola abilmente le proprie influenze punk ad una musica sintetica, sperimentale, fatta di sonorità psichedeliche, la cui scrittura si rifà al movimento di Samuel Beckett, riprendendone la mancanza di dialogo tra esseri umani. A concludere la serata sarà Mario Trotta alias Dj Rioma, che ha iniziato a muovere i suoi primi passi nella musica a Paola, suo paese di nascita, le cui selezioni sono colorate principalmente da vibes di musica black, house e techno.
Per tutta la durata dell’evento sarà proiettata la mostra visuale Octopus Vision, progetto nato nel 2015 da Federica Armeni che ha come protagonista costante la figura femminile, inserita in ambienti onirici e distopici.