Il Globo Teatro Festival di Officine Jonike Arti ha preso il via lo scorso weekend con grande successo. La V edizione “Periferie connesse”, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, si è aperta con due importanti appuntamenti al Teatro “Zanotti Bianco” di Reggio Calabria.
Il festival, che promuove il teatro nelle sue varie forme e con proposte multidisciplinari nelle aree periferiche della città, è iniziato con due opere diverse e accattivanti che hanno visto partecipazione ed entusiasmo da parte del pubblico numeroso e attento.
In scena, per la prima volta in Calabria, lo spettacolo “Heroides” della nota compagnia Koreja, Teatro Stabile d’Innovazione” del Salento per la ricerca e la sperimentazione; la rielaborazione dell’opera di Ovidio, interpretata da sei bravissime attrici, nel ruolo di figure mitiche la cui voce parla alla contemporaneità, ha trascinato ed emozionato gli spettatori in un vortice di racconti, canti e danze.
Un’apertura intensa, alla quale è seguita, la mise en espace di Officine Jonike Arti, “Creditori” di August Strindberg, un primo studio che sperimenta una nuova riscrittura tratta dall’opera del drammaturgo svedese. Gli ottimi interpreti, Arianna Ilari, Maria Milasi, Americo Melchionda, guidati dalla sapiente regia di Matteo Tarasco e accompagnati dalle musiche dal vivo di Antonio Aprile, hanno messo in scena un triangolo amoroso ironico e spietato, dove i tre personaggi intrecciano un gioco di tradimenti e finzioni, tutti debitori e creditori tra loro di sentimenti e verità.
Un prologo più che positivo che lascia soddisfatti i direttori artistici Milasi e Melchionda: “Abbiamo fatto scelte che potessero andare incontro al gusto di un pubblico vario, con l’intento di portare in città proposte teatrali di alto livello che rispecchiassero il teatro contemporaneo tratto da grandi autori. Il programma proseguirà fino a dicembre con un ricco cartellone”.
Prossimo appuntamento, in ottobre, con “La guerra di Paulinuzzu Millarti”, di e con Andrea Puglisi, produzione Officine Jonike Arti, e “In alto mare” di Sławomir Mrożek, con Gianfranco Quero, Giulia De Luca, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì, produzione Nutrimenti terrestri e Castello di Sancio; a novembre è la volta di “Giufà”, di e con Carlo Gallo e Alessio Totaro, produzione Teatro della Maruca; poi il reading poetico musicale “Falling trees make no noise”, di e con Charles Cameron Winning e Americo Melchionda, produzione Zefiro; si proseguirà con “Penelope” di Matteo Tarasco, con Teresa Timpano, produzione Scena nuda e Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria; e ancora la “Microconferenza su Karl Valentine”, di e con Maurizio Spicuzza e Isabella Sciortino, produzione Teatro Ditirammu; a dicembre spazio al teatro ragazzi con le matinée di “I figli di Babbo Natale”, tratto da Italo Calvino, con Elisa Ianni Palarchio e Mario Massaro, Mirco Iaquinta, produzione Porta Cenere.
Infine, uno spettacolo atteso e di rilievo: L’uomo è forte, tratto da Corrado Alvaro, regia di Americo Melchionda, con Americo Melchionda, Maria Milasi, Gianfranco Quero, Kristina Mracova, Andrea Puglisi, Letizia Trunfio, produzione Officine Jonike Arti.
In programma anche percorsi di formazione di settore e laboratori aperti a tutti: il workshop di scrittura creativa curato da Emanuele Milasi “Che cosa sono le nuvole”, il laboratorio di recitazione “Chi è di scena” a cura di Maurizio Spicuzza, Americo Melchionda, Maria Milasi e Krstina Mravcova e il laboratorio di arteterapia e pittura emozionale per bambini a cura di Luisa Malaspina.
Un festival a tutto tondo, promosso dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.