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Da Buenos Aires a Platì, la storia di Giuliana sulle tracce dei suoi avi

plati giuliana soledaddi Cosimo Sframeli* – L’Aspromonte e il mare, i boschi e le fiumare, la storia e il mito, la fuga e l’ostinazione di chi resta, il passato e il presente e ancora il futuro nel grande quadro di una terra che conserva una sua suggestione, il fascino della frontiera di due mondi e di due dimensioni, l’uomo e la storia.

Considerato il Sud del Sud e chiuso nel suo silenzio, Platì è animato da un’eccezionale forza della gente onesta, mai rassegnata. In paese e nelle contrade continuano a battersi come leoni per contrastare e demolire il “sentire mafioso”, considerato una comprovata negativa visione di vita in cui le regole sociali della ‘ndrangheta sono ormai ripudiate.

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Spinta dal calore di questa terra, Giuliana Grilli Soledad, 30 anni di Buenos Aires, abbandona l’Argentina e giunge a Platì dove vorrebbe vivere. E’ il paese dei suoi avi e ha avuto modo di ascoltarne i racconti e le motivate qualità del viverci: accoglienza, solidarietà, condivisione, affetto. Produce ella la necessaria e convincente documentazione. Il Sindaco dott. Rosario Sergi, pertanto, dopo l’iter procedurale condotto dal funzionario comunale sig. Antonio Trimboli, le concede la cittadinanza “iure sanguinis”. Durante le festività di Natale, Giuliana realizza il suo sogno più desiderato. Durante una sobria quanto mai significativa cerimonia presso la sala Consiliare del Comune di Platì, alla presenza di gioiose ed emozionate persone, il Sindaco dott. Rosario Sergi, insieme al Presidente del Consiglio comunale dott. Paolo Ferrara, proclama la giovane Giuliana Grilli Soledad concittadina del paese di Platì. Sono stato presente alla manifestazione ed ho visto Giuliana, mentre offre dolci e spumante, piangere dalla gioia, ringraziare e abbracciare le sue amiche intervenute per l’occasione. Le ho chiesto il perché avesse scelto di vivere in questo paese dell’Aspromonte, in un’area tra le più depresse d’Italia. La sua risposta è stata secca, senza possibilità di replica: “Io amo Platì”.

Dice Corrado Alvaro della sua terra: “Occorre esserci nati per amarla, tanto è piena di pietre e di spine”. Giuliana, a tal proposito, non è nata ma sceglie di vivere a Platì anche se il paese è pieno di pietre e di spine. I paesi caldi e densi restano dentro l’anima per sempre. Per amare questo mondo non è sufficiente predicare o agire bene, per amare bisogna mettere in conto anche l’eventualità di perdere la vita per esso. Descrivere i sentimenti e le emozioni non è sempre facile; la leggendaria storia di Giuliana rimarrà tra i ricordi più belli e significativi.

*Ufficiale dei dell’Arma dei carabinieri in quiescenza e giornalista

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