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ESN Cosenza: “studenti che aiutano studenti”. L’associazione universitaria che si impegna per i ragazzi erasmus

di Gaia Brancati – Antony Ayoub è il presidente di ESN Cosenza, un’associazione che si occupa di supportare gli studenti stranieri del programma Erasmus nell’integrazione all’interno del sistema dell’Università della Calabria. In questa intervista, Antony ci parla dell’associazione, delle difficoltà affrontate dai giovani studenti e del ruolo fondamentale che le università possono giocare nel creare un ambiente di apprendimento aperto e multiculturale.

 

Domanda: Antony, la tua storia è particolarmente legata al ruolo che svolgi in associazione: parlaci un po’ di te.

Risposta: Mi chiamo Antony Ayoub, ho 26 anni e sono egiziano. Prima di arrivare in Italia, ho frequentato una scuola italiana in Egitto che ha facilitato la mia integrazione. Sono arrivato, poi, in Italia il 5 dicembre del 2019 per completare i miei studi. La prima destinazione è stata Pavia, ma la pandemia ha reso molto complesso il mio percorso; pertanto, ho deciso di raggiungere qui in Calabria mio fratello.

D: Spiegaci cos’è ESN e come hai iniziato il tuo percorso.

R: ESN viene da Erasmus Student Network, è un’associazione sia nazionale che internazionale perché esiste anche in tanti altri paesi in Europa, ma anche arabi come in Giordania. Il nostro è Erasmus Student Network Italy. Lo scopo è aiutare i ragazzi che vengono in Italia attraverso il motto “studenti che aiutano studenti”. Quindi, aiutarli ad avere un’esperienza speciale nel loro periodo di mobilità sia con le materie, l’università in generale, ma anche viaggi e serate culturali. Ci sono 53 sezioni di ESN Italia in tutto il Paese: sei a Milano, tre a Roma, in Calabria esistono quelle di Reggio e, appunto, Cosenza.

D: Come e perché sei diventato presidente?

R: A dicembre 2022 divento membro associativo per un anno. A settembre la maggior parte dei membri di ESN è andata via, quindi arriva il momento della candidatura. L’ex presidente, Lucia Caronzolo, mi ha chiamato e spinto a farlo. Hanno visto in me una persona attiva, vicina all’università e soprattutto ai ragazzi erasmus. Non avevo esperienza, ma ho sentito il dovere di farlo. ESN Cosenza esiste dal 2002. È tornata attiva dal 2020, ma non abbiamo mai avuto una sede e la priorità era averne una all’Unical. A settembre 2023 sono stato eletto presidente e, di conseguenza, sono stati eletti tutti gli altri membri. Adesso sono al secondo mandato.

D: Quali sono gli obiettivi per il futuro di ESN?

R: Ho sempre notato negli altri ESN che esiste una base forte di volontari, perché ESN è un volontariato, una missione, non un lavoro. Per me è sempre difficile convincere una persona a farne parte: immagina avere un’associazione che gestisce tanti studenti contemporaneamente, accontentarli e pensare anche alla propria vita; le persone in associazione erano poche quando ho cominciato. Uno dei nostri obiettivi, quindi, è quello di riformare una base, tutto il direttivo, persone che aiutano. Per il futuro vorrei anche far capire a tutta Cosenza cosa significa essere un ragazzo erasmus, di cosa ha bisogno, avere dei punti di riferimento in città, conoscere bene l’Unical. Perché questi ragazzi stanno facendo quello che io ho fatto cinque anni fa quando sono arrivato in Italia: mi sono trovato in difficoltà. Considero me stesso e cerco di aiutare gli altri in tutti i modi.

D: Secondo te, a parte il lavoro che fate voi, come potrebbe aiutarvi l’Università? Cosa manca ancora?

R: Non siamo come le altre associazioni: il nostro focus è sugli studenti erasmus. La lingua è fondamentale e rappresenta un problema in alcuni casi: ad esempio, nel momento in cui un ragazzo vuole cambiare materia e nessuno sa dare indicazioni. L’università tratta ESN come un’associazione studentesca qualsiasi. Noi facciamo più di 20 eventi in un semestre intero: può sembrare un numero basso, ma organizzare un evento da zero non è un’impresa facile e l’unica cosa che chiediamo è aiutarci ad aiutare i ragazzi. Non veniamo pagati, ma almeno chiediamo un supporto. Non vogliamo essere un’associazione che dipende dal numero di tesserati: questi ragazzi stanno in università per un periodo di sei mesi o un anno e non riusciamo ad avere un numero minimo di tesserati come le altre associazioni. Vogliamo un aiuto maggiore dagli uffici; abbiamo bisogno di aiuti finanziari per gli eventi, soprattutto quelli più grandi che interessano anche le altre sedi di ESN Italia.

D: Quali sono i servizi che offrite ai ragazzi?

R: Fino a due anni fa i ragazzi erasmus avevano diritto alla casa dello studente presso il campus. Aiutavamo i ragazzi a mettersi in contatto con il centro residenziale. Questa cosa è stata annullata, gli studenti erasmus non hanno più diritto all’alloggio universitario. Gli studenti erasmus vorrebbero vivere al meglio la loro esperienza: vivere il campus da vicino, essere a tre minuti di distanza dall’aula, vicinanza ai servizi. Un’altra cosa è una “survival guide”: cosa fare appena arrivi in Italia, come arrivare fino a Cosenza, all’Unical, ai supermercati, quali sono le parole utili, centro residenziale, uffici erasmus. Un altro modo in cui vogliamo aiutarli è assisterli durante il periodo di esami, accertarci che abbiano tutto il materiale necessario per sostenerli, come appunti, libri. L’obiettivo principale però è non farli sentire soli, quindi fare amicizia con loro e accoglierli al meglio.

D: Quali sono le attività in programma?

R: Le attività programmate e in programma sono moltissime: lo scorso 27 ottobre abbiamo fatto un’escursione tra i boschi di Camigliatello Silano, svoltasi con successo. I panorami della nostra Sila hanno stregato i ragazzi che non vedono l’ora di tornarci; il 29 ottobre si è svolto un altro evento a cui tengo molto: si chiama “Mamma mia” e consiste in una lezione di cultura calabrese tenuta dai volontari per i ragazzi erasmus, di assaggi di piatti tipici, la conoscenza di dialetti e modi di dire nostrani, vestiti, canzoni tipiche. Invece, un evento ancora non deciso, prevederebbe una lezione di pasta fatta in casa insieme a dei professionisti. Cerchiamo anche di riservare del tempo per lo sport ogni lunedì e venerdì. Dall’8 al 10 novembre si svolgerà a Roma un evento: “ICE” cioè Incontro Culturale Erasmus, durante cui tutte le ESN d’Italia si incontrano a Roma. Di sicuro prevediamo tante altre attività nel mese di dicembre, in attesa del periodo natalizio e l’evento conclusivo di questo semestre sarà una cena all’ultimo dell’anno, durante la quale ognuno porterà un piatto tipico del proprio paese. Per restare sempre aggiornati sulle attività future e per avere qualsiasi altra informazione, chiunque può seguirci sul profilo Instagram “@esncosenzaofficial”.

 

 

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