“Gli eserciti cessano di avanzare perchè le persone hanno le orecchie e i pastori e i soldati giacciono sotto le stelle scambiandosi opinioni” - Patti Smith – “People have the power”
HomeCalabriaVibo ValentiaNuovo ospedale di Vibo, tavolo tecnico in Prefettura: ipotesi inizio lavori nel...

Nuovo ospedale di Vibo, tavolo tecnico in Prefettura: ipotesi inizio lavori nel 2023

Nella mattinata odierna, presieduta dal Prefetto Roberta Lulli, si è tenuta presso la Prefettura di Vibo Valentia una nuova riunione del tavolo inter istituzionale per il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori di realizzazione del nuovo Ospedale cittadino, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Giunta Regionale On.le Roberto Occhiuto, il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo, il delegato Dalila Nesci, Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale e i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.

Il Presidente della Regione e i dirigenti regionali presenti hanno riferito circa gli avanzamenti della progettazione della nuova struttura, giunta alla fase esecutiva grazie alla predisposizione del nuovo quadro economico finanziario, che permette di ipotizzare l’avvio dell’opera entro i primi mesi del 2023.

Nel corso dell’incontro Regione Calabria, Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia e RFI
– Rete Ferroviaria Italiana hanno stipulato una convenzione per consentire, congiuntamente, la realizzazione in tempi brevi dei lavori di ripristino dell’officiosità idraulica del Fosso Calzone, al fine di mitigare le condizioni di rischio idraulico per l’abitato di Vibo Valentia marina.

La stipula della convenzione – si legge in un comunicato della Prefettura vibonese – rappresenta un importante passo in avanti per la realizzazione di un’opera propedeutica indispensabile per l’apertura del cantiere del nuovo Ospedale di Vibo Valentia, per troppo tempo rimasta inattuata.

Nelle prossime settimane il tavolo tornerà a riunirsi per la verifica delle prime lavorazioni e per la predisposizione del sistema di cautele antimafia a tutela dell’impermeabilità dell’opera da potenziali forme di infiltrazioni criminali e per l’esame della situazione della sicurezza del futuro cantiere nel suo complesso.

Articoli Correlati