Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure
“Sono la forza e la libertà che fanno gli uomini egregi. La debolezza e la schiavitù non hanno mai fatto altro che dei malvagi” - Jean Jacques Rousseau
HomeCalabriaReggio CalabriaPalazzo di Giustizia, il sottosegretario Delmastro a Reggio Calabria: "Pronto in 30...

Palazzo di Giustizia, il sottosegretario Delmastro a Reggio Calabria: “Pronto in 30 mesi”. Il pg Dominijanni: “Speriamo sia la volta buona. Situazione uffici giudiziari non rosea”

“Si può dare un inizio certo dei lavori: a gennaio. Siamo tra fine e inizio anno. Sono 60 milioni di lavori rifinanziati. Abbiamo posto le migliori condizioni perché i 30 mesi possano essere rispettati avendo rifatto completamente il quadro delle necessità, di ciò che manca, di ciò che nel tempo è venuto meno, delle sopravvenienze e delle nuove tecnologie. Un quadro che dia finalmente certezza alla stessa impresa che interviene e per non lasciare più un’opera incompiuta che era una ferita mortale e insanabile all’interno di questa città”.

Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro oggi a Reggio Calabria per un incontro in merito ai lavori per il completamento del nuovo palazzo di Giustizia.

L’incontro si è tenuto all’interno del cantiere dove è stata allestita una sala che ha ospitato le istituzioni interessate dall’opera.

“C’è stato uno sforzo complessivo – ha aggiunto Delmastro – di tutte le istituzioni, a partire dal Comune di Reggio Calabria sino al governo, ed oggi credo possiamo, a ragion veduta, festeggiare per un inizio nuovo rispetto un percorso faticoso, traballante, una ferita architettonica di questa città che era giusto sanare”.

“Oggi – ha aggiunto Delmastro – credo che abbiamo perimetrato con certezza il quadro degli interventi nuovi e per sanare il passato. Sono convinto che l’impresa, anche sotto il vigile controllo di tutte le istituzioni, potrà celermente portare a compimento quest’opera. È evidente che è un’opera strategica per il ministero soprattutto in queste terre, soprattutto in questi luoghi, per raccontare che lo Stato non arretra più. Soprattutto sulla giustizia, soprattutto sul contrasto alla criminalità organizzata, lo Stato è presente e si riappropria dei suoi spazi”.

“Speriamo sia la volta buona” ha dichiarato il procuratore generale di Reggio Calabria Gerardo Dominijanni durante l’incontro. “Adesso c’è la seconda firma. Mi augurerei che la prossima sia con la consegna delle chiavi ma vediamo un po’. Devo dire che questo è un piccolo passo ma ancora abbiamo delle cose in crescita per quanto concerne i locali della Procura Generale e spero di parlare con il ministero perché mentre da una parte si cerca di accelerare dall’altra parte si rallenta tantissimo”.

“Noi forse pensiamo troppo al futuro – ha aggiunto Dominijanni – non abbiamo presente l’attualità e l’attualità degli uffici giudiziari di Reggio Calabria non è rosea. La Procura Generale è stata sfrattata, e in questo momento siamo precari. Qui ancora siamo alla prima pietra speriamo che non facciano una gara col ponte dello Stretto”. E sul cronoprogramma dei lavori che dovranno concludersi tra 2 anni e mezzo, Dominijanni esprime dei dubbi: “Non sono un tecnico ma sono come San Tommaso: se non tocco non ci credo, per cui fra 30 mesi vedremo. Spero di approfondire con il sottosegretario Delmastro le reali esigente del territorio”.

Più ottimista il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà secondo cui questa è “la fine di una bruttissima pagina per tutti”. Questo perché il completamento del nuovo palazzo di giustizia, secondo il primo cittadino, è “la madre di tutte le battaglie”. “Farlo – spiega Falcomatà – in un contesto che possa anche rendere più efficace e più efficiente l’esercizio della giustizia nel nostro territorio, dalle nostre parti dove il contrasto la ‘ndrangheta in generale, alla criminalità organizzata e alla corruzione, è senza dubbio la madre di tutte le battaglie. Adesso naturalmente da inizio gennaio quando il cantiere entrerà nel vivo seguiremo costantemente i lavori per evitare che ci possano essere ulteriori arresti. Ci auguriamo di no naturalmente”.

Articoli Correlati